
MADRID. La giunta municipale del sindaco Almeida, insediatasi a Madrid circa sei mesi fa, ha attivato oggi per la prima volta durante il suo mandato il protocollo anti-inquinamento per il superamento dei livelli consentiti di NO2. Quello attivato oggi è solo il primo livello del protocollo, che obbliga a circolare con un limite di 70 km/h sulla grande tangenziale M-30 e nelle strade di accesso.
Il piano anti-inquinamento prevede anche altri livelli che, se attivati, prevedono anche limitazione della circolazione, ma a Madrid sono stati attivati molto raramente. L’attuale protocollo anti-inquinamento è quello approvato dalla giunta Carmena, che ha lavorato negli scorsi anni per un rafforzamento delle misure anti-smog.
Il PP, partito che appoggia la giunta Almeida, aveva sempre criticato queste misure di limitazione del traffico automobilistico arrivando a definirlo “un attacco alla libertà dei madrileni”. Per questo l’attivazione del piano anti-smog ad parte della giunta è notizia.
La giunta Almeida sta cercando anche, finora senza successo, di smantellare l’area a traffico limitato “Madrid Central”, entrata in vigore nel novembre 2018 su decisione della giunta di Manuela Carmena. Secondo i partiti della destra madrilena limita infatti la libertà di circolazione nel centro della città. Questo, nonostante Madrid sia una delle città più inquinate d’Europa e nonostante i dati confermino la stretta relazione fra inquinamento e aumento di vittime per malattie respiratorie.
Anticiclone sulla Spagna, inquinamento nelle città
Proprio come in Italia, in questi giorni in Spagna la stabilità anticiclonica sta favorendo l’accumulo di inquinanti nelle aree urbane, con concentrazioni crescenti di gas e polveri sottili.