Si terranno domenica 26 gennaio due importanti eventi elettorali: sono le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. Queste elezioni locali hanno assunto una rilevanza nazionale perché serviranno a mostrare l’orientamento politico di una parte degli italiani a più di 4 mesi dall’insediamento del governo Conte bis, un governo di coalizione formato da Partito Democratico (PD) e Movimento 5 Stelle (M5S).
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In particolare, le elezioni in Emilia Romagna sono viste con particolare attenzione perché potrebbero portare al governo della regione la candidata appoggiata dalla Lega di Matteo Salvini. Nella regione italiana sarebbe la prima volta che vince la destra in oltre 70 anni di storia repubblicana. A due settimane dalle elezioni i sondaggi mostravano una forte divisione dell’elettorato, con le coalizioni di centro-destra e centro-sinistra molto vicine l’una all’altra.
I principali contendenti in Emilia Romagna sono Stefano Bonaccini, attuale presidente della Regione Emilia Romagna (centro-sinistra) e l’esponente leghista Lucia Borgonzoni (centrodestra).
Due mesi fa la nascita del movimento delle sardine
Proprio per contrastare la crescita della Lega in Emilia Romagna era nato a metà novembre un movimento di protesta contro il messaggio della destra populista di Salvini, il “movimento delle sardine”. Movimento che è tornato in piazza a Bologna il 19 gennaio scorso con una grande manifestazione.
Anche in Calabria le sardine hanno manifestato contro la Lega, ed i comizi di Salvini (pochi in confronto a quelli tenuti in Emilia Romagna) sono stati accompagnati da contestazioni e proteste.
La manifestazione in appoggio a Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, a Madrid
In Calabria il centrosinistra ha candidato l’imprenditore Pippo Callipo, mentre il centrodestra ha candidato Jole Santelli, eletta deputata cinque volte con Forza Italia.
In Calabria i sondaggi di due settimane fa davano in vantaggio la candidatura di centro-destra, mentre in Emilia Romagna le due candidature sono piuttosto vicine in termini di consensi.
A Madrid la manifestazione in appoggio al procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri
Ritorno al bipolarismo?
Le elezioni regionali del 26 gennaio 2020 stanno riportando la politica italiano verso il bipolarismo, dopo anni in cui si erano consolidati tre poli. Il motivo è che il “terzo polo”, il Movimento 5 Stelle, si trova in un momento di forte perdita di consensi e crisi interna. Molti deputati del M5S stanno abbandonando il partito, e pochi giorni fa il leader Di Maio (guidava il partito dal 2017) si è dimesso. La previsione è che sia in Calabria, sia in Emilia Romagna, perderà molti voti.
Il leader del Movimento 5 Stelle si dimette a pochi giorni dalle elezioni regionali
Seggi aperti dalle 7 alle 23
I seggi saranno aperti domenica 26 gennaio 2020 dalle 7 alle 23. In Emilia Romagna sono chiamati al voto oltre 3,5 milioni di persone mentre in Calabria sono 2 milioni.
Lorenzo Pasqualini
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