
Dopo settimane di trattative, ieri è stato un giorno molto importante per la politica spagnola: il PSOE (Partito Socialista) ed ERC, partito indipendentista catalano, hanno siglato un accordo che spiana la strada alla nascita di un nuovo governo. Il nuovo governo sarà il primo governo di coalizione della storia spagnola, e sarà formato da PSOE e UP (Unidas Podemos, con dentro Podemos e Izquierda Unida). ERC si asterrà nella votazione di investitura che avverrà nei prossimi giorni, permettendo la nascita di un esecutivo di minoranza.
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Sarà un governo debole, ma sarà anche l’esecutivo più a sinistra dal 1979 ad oggi. Il presidente del governo sarà il socialista Pedro Sanchez, mentre vicepremier sarà Pablo Iglesias. Oltre all’astensione di ERC saranno necessari i “sì” di altri partiti. Già è arrivato nei giorni scorsi il “sì” del Partito Nazionalista Basco, e della formazione di sinistra Màs Paìs, una scissione di Podemos. Utili anche le astensioni di altri partiti.
La destra all’attacco: “tradimento”
Mentre si attende il voto di investitura, i partiti della destra sono partiti all’attacco parlando di un “governo del tradimento”. Particolarmente agguerrito il Partido popular di Pablo Casado.
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