Coronavirus, dalla mezzanotte del 15 marzo la Spagna chiude: il paese in stato di allarme prende le stesse misure eccezionali dell’Italia

14 marzo 2020 sanchez spagna

MADRID. In un intervento andato in onda alle 21, il presidente del governo Pedro Sànchez ha informato il paese su quali sono le misure previste in Spagna a seguito della dichiarazione dello stato di allarme. Il paese si blinda per l’emergenza coronavirus, che ora dopo ora si fa sempre più drammatica: ormai sono oltre seimila i casi, di cui la metà a Madrid. In un drammatico intervento andato in onda sulle tv nazionali e seguito da milioni di spagnoli, è stata annunciata dalla mezzanotte la forte limitazione degli spostamenti. La Spagna diventa così il secondo paese europeo dopo l’Italia a prendere misure così drastiche per contenere l’espansione del virus.

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Le misure: dalle 24 del 15 marzo 2020

Dalla mezzanotte del 15 marzo 2020 gli spostamenti in Spagna sono molto limitati. Si può uscire di casa solo per un valido motivo, per fare la spesa o per recarsi al lavoro, nel caso in cui il proprio lavoro non si possa realizzare da casa.

Il Governo mantiene attiva la produzione e i lavoratori potranno spostarsi da un luogo all’altro.

Il Bollettino Ufficiale con le misure prese

Limitati gli spostamenti e le Comunità Autonome perdono peso

Viene mobilitato l’Esercito, e viene accentrato il potere dello Stato nelle mani del Governo: in sostanza, le Comunità Autonome vengono ridimensionate per 15 giorni e le decisioni spetteranno al Governo nazionale in materia di sanità e interni. Competenze che finora sono decentrate.

Chiudono i negozi in tutto il paese ma restano aperti alimentari, farmacie ed anche i parrucchieri; questa ultima misura ha generato diversi commenti fra gli spagnoli, ma la Moncloa ha spiegato che molte persone anziane hanno bisogno di parrucchieri per l’igiene personale. Viene ridimensionato fortemente il trasporto passeggeri in tutto il paese, sia terrestre che aereo. Si permetterà a chi è andato fuori nel fine settimana tornare alla propria residenza.

Per prendere queste misure il governo Sànchez, il primo esecutivo di coalizione della storia recente di Spagna, insediatosi soltanto due mesi fa, ha tardato 7 ore. Un consiglio di ministri lunghissimo, le cui conclusioni erano attese a fine mattina, poi per le 14, poi per le 15 ed infine terminato solo in serata. Ci sarebbero state discrepanze fra i soci di governo, fra Podemos e PSOE, ma il presidente Sànchez le ha escluse.

Molto probabilmente verranno rimandate le elezioni regionali in Paesi Baschi e Galizia.

L’applauso di Madrid dai balconi al personale sanitario

Intorno alle 22, poco dopo il discorso di Sànchez, molte persone si sono affacciate alle finestre e ai balconi ed hanno applaudito a lungo per ringraziare il lavoro del personale sanitario in questi giorni di emergenza. A Madrid, in un clima surreale con le strade ormai deserte, con un traffico ridotto al minimo e pochissime persone per strada, l’applauso collettivo dai balconi ha avuto dimensioni che rimarranno a lungo nella memoria dei madrileni.

Ieri e oggi anche in Italia ci sono stati numerose manifestazioni dai balconi, sia con applausi che con concerti musicali improvvisati. I video sulle reti sociali hanno fatto il giro del mondo.

Le informazioni dell’Ambasciata d’Italia a Madrid

Il comunicato dell’Ambasciata d’Italia in Spagna: In data 14 marzo 2020, il Governo spagnolo ha decretato per 15 giorni lo stato di allerta in tutto il territorio nazionale. Sulla base di tale provvedimento, l’esecutivo ha, tra l’altro, limitato i movimenti delle persone, permettendo la circolazione solo per questioni indifferibili come l’acquisto di alimenti e farmaci, il raggiungimento del posto di lavoro, cause di forza maggiore. E’ permesso inoltre spostarsi “per raggiungere il proprio luogo di residenza abituale”.

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Lorenzo Pasqualini

Madrid a El Itagnol
Giornalista italiano a Madrid, caporedattore di Meteored Italia e autore-fondatore del sito di informazione "El Itagnol - Notizie dalla Spagna e dall'Italia".