MADRID. Ecco le ultime notizie con la situazione coronavirus la mattina dell’8 marzo del 2020.
La situazione in Spagna: quasi 600 casi di contagio
Alle 12 dell’8 marzo 2020 in Spagna risultano 589 casi di contagio da coronavirus. Sono 159 in più di quelli che si contavano fino a ieri. I numeri continuano a crescere giorno dopo giorno, ma la Spagna esclude ancora misure restrittive come quelle adottate in Italia a fine febbraio, quando il numero di contagi nel nord Italia era molto simile a quello rilevato ora in Spagna e vennero chiuse scuole, università, musei e cinema. Il Ministero della Sanità spagnolo sottolinea che il maggior numero di casi si concentra a Madrid, La Rioja e Paesi Baschi.
Il numero di persone decedute a causa del coronavirus in Spagna è di 13. Otto di questi decessi si concentrano a Madrid.
Fernando Simón, direttore del Centro de Emergencias y Alertas Sanitarias ha affermato questa mattina che le decisioni di restrizione prese in Italia riducono la possibilità di casi importati da questo paese. Esclude che ci siano situazioni di trasmissione “non controllata” in Spagna ma parla di situazione di rischio a Madrid e nei Paesi Baschi, dove i casi sono centinaia. Ma sottolinea che il 70% dei casi è concentrato in zone ben definite e che non c’è una situazione di contagio senza controllo. Il Ministro della Sanità aggiunge: “al momento in Spagna abbiamo risorse e personale sanitario sufficiente per gestire la situazione”.
Misure eccezionali presso la località di Haro: esclusa però la quarantena
Ieri i giornali spagnoli avevano dato notizia di un fuoco di contagio presso la località di Haro, nella regione di La Rioja: in questa località ci sono almeno 60 persone contagiate da coronavirus dopo aver partecipato a un funerale. Il Governo ha escluso che la località di Haro sia stata messa in quarantena, come accaduto ad esempio in Italia con la località di Codogno, ma sono comunque state innalzate le misure di sicurezza. Ci sono infatti persone sorvegliate dalla polizia che restano chiuse in casa.
8 marzo, restrizioni alle manifestazioni femministe in Italia. Non in Spagna
Il numero di contagi in Spagna, per regione: a Madrid oltre 200 casi di coronavirus, 102 nei Paesi Baschi
Alle 12 le Autorità spagnole informano: ci sono 35 casi confermati in Andalusia, 13 presso l’Aragona, 7 nelle Asturie, 8 presso le Baleari, 17 alle Canarie, 15 nella Castiglia-La Mancia, 22 in Castiglia e Leon, 49 in Catalogna, 37 a Valencia, 6 in Estremadura, 5 in Galizia, 202 a Madrid, 1 presso Murcia, 3 in Navarra, 102 nei Paesi Baschi e 55 presso La Rioja.
A Madrid ci sono diversi fuochi: uno a Valdemoro e l’altro presso Torrejòn de Ardoz.
A Madrid nessun rinvio per la manifestazione dell’8 marzo
In generale le misure prese in Spagna a fronte della crisi coronavirus sono molto meno rigide di quelle italiane. Anche in vista delle manifestazioni femministe previste oggi, 8 marzo, non è stato diffuso nessun comunicato di restrizione.
I cortei in Italia invece hanno visto restrizioni ed è stato annullato lo sciopero femminista del 9 marzo.
In Italia oltre cinquemila contagi, misure eccezionali al nord Italia
L’8 marzo del 2020 resterà probabilmente alla storia in Italia come il giorno in cui il Governo Conte ha preso decisioni mai prese nella storia repubblicana per contenere l’espansione del coronavirus nel paese. Sono state create delle zone rosse molto ampie, nel nord Italia, delle vere e proprie zone di quarantena da cui non si può uscire e nelle quali non si può entrare, salvo casi specifici.
El cierre de la región de Lombardía y 11 provincias significaría el aislamiento de unas 16 millones de personas. Los médicos lombardos hablan de una “desastrosa calamidad sanitaria”. https://t.co/0cKgw1158E
— Daniel Verdú (@DaniVerdu) March 7, 2020
Non era mai successo in Italia. Stiamo parlando di 16 milioni di persone, la maggior parte nella regione Lombardia ma anche in Piemonte ed Emilia Romagna. Una misura eccezionale, storica, presa nella notte fra sabato 7 e domenica 8 marzo e resa pubblica poche ore fa.
(ultimo aggiornamento: ore 12.45 dell’ 8 marzo 2020)
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