
Dallo scoppio della crisi coronavirus, ed in particolare da quando la Spagna ha sospeso i voli diretti dall’Italia (era l’11 marzo), almeno diecimila persone hanno fatto rientro in Italia secondo le stime dell’Ambasciata a Madrid. Lo hanno fatto con il supporto dell’Unità di crisi della Farnesina, dell’Ambasciata d’Italia, del Consolato Generale a Barcellona e della Rete dei Consoli Onorari e grazie alla collaborazione di alcune compagnie aeree e di traghetti. Su El Itagnol abbiamo riportato fin dal primo giorno, due settimane fa, tutte le informazioni pubblicate sul sito dell’Ambasciata.
Priorità per italiani non residenti in Spagna e categorie vulnerabili
La task force attivata per l’emergenza, con numeri di telefono ed e-mail ha affrontato una situazione senza precedenti, per la presenza in Spagna di migliaia di italiani che in quel momento si trovavano nel paese per turismo o per soggiorni temporanei.
🛑 #COVIDー19 Abbiamo esteso l’orario di alcuni numeri telefonici dedicati ai #connazionali. Contattaci solo in caso di emergenza: lascia la linea libera a chi ne ha davvero bisogno. Tutte le info aggiornate su https://t.co/ZAflFSZ93Y pic.twitter.com/XWtJgij2yS
— Italy in Spain (@ItalyinSPA) March 24, 2020
Il bilancio della massiccia operazione di rientro dalla Spagna
Dalle Canarie sono partiti in queste settimane 13 aerei speciali (dal 16/03 al 26/03) della compagnia aerea Neos: in tutto, ne hanno usufruito circa 2200 passeggeri. Da Madrid è stato ripristinato il 19/03 il volo diretto Alitalia su Roma. Per adesso l’ultimo volo è avvenuto il 27 marzo, il 29 marzo ne è previsto un altro. Sono circa 1800 le persone che hanno viaggiato in questi giorni sui voli speciali Madrid-Roma, diventeranno duemila con il volo di domani (che include anche passeggeri dal Sud America).
Dal 19/03 al 26/03 è stato operato un volo speciale Alitalia Malaga-Roma: circa 750 passeggeri si sono imbarcati su questi aerei di rientro in Italia.
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Le navi Spagna-Italia
Dall’11 marzo al 27 marzo è rimasta attiva anche la rotta marittima Barcellona-Porto Torres-Civitavecchia: circa 4000 passeggeri si sono imbarcati sulle navi della Grimaldi.
A seguito della chiusura del porto di Civitavecchia alle navi provenienti dalla Spagna, dal 27 marzo la rotta marittima resta attiva solo fino a Porto Torres. Ma per le disposizioni vigenti, è consentito lo sbarco in Sardegna solo per questioni di emergenza e reale urgenza.
Il 18 ed il 26 marzo, in due viaggi, circa 550 persone hanno fatto rientro in Italia sulle navi GNV da Barcellona a Genova.
Si tratta insomma di una operazione massiccia di rientro dalla Spagna di italiani temporaneamente all’estero. In questo conteggio non entrano peraltro le persone che hanno volato dalla Spagna su altri scali europei e da questi sugli aeroporti italiani, o le persone che hanno usato auto o treni per tornare in Italia.
Una operazione rivolta solo ai non residenti in Spagna
L’Ambasciata in questi giorni sta ricordando, a tutti i connazionali che contattano le strutture consolari, che l’importante operazione in corso in questi giorni è rivolta ai non residenti in Spagna: studenti, lavoratori precari che non avevano modo di trattenersi oltre e le categorie vulnerabili. A tutti viene richiesta massima collaborazione per consentire il rientro solo a chi ne ha effettivo ed impellente bisogno, nel rispetto delle misure di contenimento del virus in atto.
Il video messaggio dell’Ambasciatore in Spagna, Stefano Sannino
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