MADRID. L’Italia chiude tutte le scuole e le università per l’emergenza coronavirus, mentre la Spagna, nel giorno in cui arriva a sfiorare quota 200 contagi, di cui 76 solo a Madrid, decide di non chiudere nessuna scuola considerando questa misura non utile. Due modi totalmente diversi di affrontare la crisi quindi, da parte dei due paesi. Anche se, bisogna ricordarlo, è diverso anche il numero di contagiati. In Italia è salito a tremila, in Spagna si posiziona sui 200. In Italia erano comunque già state chiuse le scuole e le università a fine febbraio, nelle regioni del nord Italia più colpite.
Italia, scuole e università chiuse fino a metà marzo
La notizia della chiusura delle scuole e università in Italia fino a metà marzo è arrivata dopo le 14, e sta avendo una importante eco anche sui mass media spagnoli oltre che ovviamente su quelli italiani. La misura entrerà in vigore già domani, 5 marzo.
Oggi 4 marzo l’#Italia decide di chiudere scuole e università in tutto il paese (nelle regioni del nord il blocco andava avanti da due settimane) per #coronarvirusitalia. In #Spagna invece, dove si sfiorano i 200 contagi, si decide di non chiuderle. 👉 https://t.co/Nts9H4jDtJ pic.twitter.com/ozQyaG8mFb
— El Itagnol (@elitagnol) March 4, 2020
In Spagna le scuole restano aperte: “misura poco utile”
In Spagna invece, soltanto un’ora prima che l’Italia annunciasse la chiusura di tutte le scuole e università del paese, Fernando Simón, coordinatore del Centro de Alertas y Emergencias Sanitarias del Ministerio de Sanidad spagnolo aveva informato i giornalisti che non ci saranno scuole chiuse in Spagna. “I bambini, se non vanno a scuola, uscirebbero comunque di casa” è quanto affermato da Simòn, per il quale la misura ha quindi molto impatto sulla società ma non è efficace nel contenimento del contagio.
L’8 marzo a Madrid la grande manifestazione femminista, al momento nessuna restrizione
Al momento il Governo ha dato soprattutto indicazioni, senza prendere misure restrittive e senza approvare pacchetti di misure urgenti come accaduto in Italia dopo il 21 febbraio scorso. La Spagna ha sconsigliato i viaggi al nord Italia e in Cina, Iran e Corea del Sud, ed ha chiesto che le partite di calcio con squadre del nord Italia che devono tenersi in Spagna si giochino a porte chiuse, senza tifosi. Al momento sembrano escluse anche misure di restrizione per la grande manifestazione dell’8 marzo a Madrid, dove negli ultimi anni il movimento femminista ha portato centinaia di migliaia di persone in piazza.
In Spagna ieri è stato confermato il primo decesso da coronavirus
Intanto proprio ieri in Spagna è stato confermato il primo caso accertato di decesso da coronavirus, un uomo morto lo scorso 13 febbraio in un ospedale di Valencia.
(ultimo aggiornamento: ore 15 del 4 marzo 2020)
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