Muore a Oviedo lo scrittore cileno Luis Sepúlveda, uno dei primi casi di coronavirus in Spagna

luis sepulveda

MADRID. Lo scrittore cileno Luìs Sepulveda è morto oggi in un ospedale di Oviedo all’età di 70 anni. Lo scrittore, popolare e molto amato in Italia e residente da anni nelle Asturie, in Spagna, era stato uno dei primi casi accertati di coronavirus nel paese. Era stato ricoverato a fine febbraio. Dopo oltre un mese e mezzo di lotta contro il COVID-19, l’autore di libri celebri come “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, “Il mondo alla fine del mondo”, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, “Patagonia express” e decine di altri romanzi e libri, è morto questa mattina.

Perseguitato dalla dittatura di Pinochet

Sepulveda era nato in Cile nel 1949. Nel 1977 fu obbligato a lasciare il suo paese per le rappresaglie della dittatura militare di Pinochet. Dopo anni di spostamenti per il Sud America, iniziò a vivere in Spagna nel 1997. Da allora, lo scrittore cileno ha vissuto a Gijòn, la città costiera delle Asturie situata a poche decine di chilometri da Oviedo.

Rassegna stampa

I giornali italiani danno la notizia con grande risalto: in Italia lo scrittore è più conosciuto e più popolare che in Spagna. Il giornale La Repubblica ed il Corriere della Sera, i due più letti in Italia, pubblicano la notizia della morte di Sepulveda come prima notizia nell’edizione digitale della mattina.

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Lorenzo Pasqualini

Madrid a El Itagnol
Giornalista italiano a Madrid, caporedattore di Meteored Italia e autore-fondatore del sito di informazione "El Itagnol - Notizie dalla Spagna e dall'Italia".