Le tanto attese indicazioni della Commissione Europea sui controlli alle frontiere interne dell’Unione sono state diffuse oggi, 13 maggio. E fanno capire che l’Europa andrà verso una riapertura delle frontiere nelle prossime settimane.
Le indicazioni di Bruxelles sulla riapertura delle frontiere
“Le restrizioni ai viaggi ed i controlli alle frontiere Ue dovrebbero essere gradualmente revocati se gli sviluppi epidemiologici proseguono con l’attuale trend positivo e quando ci sarà un livello sufficientemente basso. Se questo non è subito possibile, le restrizioni ai viaggi ed i controlli alle frontiere dovrebbero essere revocati per le regioni, le aree e gli Stati membri con un’evoluzione positiva ed una situazione epidemiologica abbastanza simile“, sono le indicazioni di Bruxelles.
In sostanza, la Commissione vuole che si riaprano le frontiere in modo omogeneo, ma se la situazione migliora in modo considerevole solo in certe zone, si potrà procedere a una riapertura delle frontiere fra paesi e regioni con situazione simile.
Spostamenti fra aree con situazione virus simile
Si profila quindi una riapertura fra zone con diffusione del virus bassa, mentre resterebbero ancora restrizioni con le aree dove la situazione virus è stata finora più pesante. In cosa si tradurrà questo è difficile sapere oggi, perché si attendono le decisioni de governi.
Italia e Spagna penalizzate?
Il giornale la Repubblica ipotizza una situazione di penalizzazione per i paesi più duramente colpiti, come Italia e Spagna, che resterebbero fuori dai corridoi di apertura. La realtà è che oggi è ancora impossibile sapere come avverranno le riaperture.
L’indicazione della Commissione è di permettere gli spostamenti fra paesi europei nei prossimi mesi, quindi durante l’estate, per evitare che il settore turismo sia ulteriormente danneggiato dal prolungato blocco degli spostamenti.
Secondo l’Ue i singoli paesi dovranno permettere ingressi nel paese da aree geografiche con “una situazione epidemiologica simile“. Italia, Francia, Gran Bretagna e Spagna, ad esempio, sono state colpite in modo molto severo dall’epidemia, ma molto meno paesi come la Grecia ed il Portogallo, o Germania e Austria. Queste sarebbero quindi aree con una situazione epidemiologica diversa.
Tre fasi di riapertura
L’idea è quella di una riapertura graduale delle frontiere tra Paesi con una situazione di diffusione del virus simile. Si dovrebbe arrivare alla riapertura totale delle frontiere in tre fasi. Ora ci troviamo nella fase zero, con frontiere ancora chiuse e forti limitazioni agli spostamenti.
Allo studio anche un sito web europeo sul quale saranno indicate tutte le informazioni per chi viaggia, per sapere dove sono ancora attivi controlli e limitazioni.
Al momento, comunque, quelle di oggi sono solo indicazioni e non sono state fissate date. Bisogna attendere le decisioni dei singoli paesi.
Nei giorni scorsi nove paesi europei (Italia, Francia, Grecia, Spagna, Portogallo, Malta, Cipro, Bulgaria, Romania) hanno chiesto alla Commissione Europea un piano di rilancio del turismo e di stabilire regole di viaggio omogenee.
La rassegna stampa
- Corriere della Sera. vacanze estate 2020, l’Ue propone frontiere aperte tra paesi con rischio Covid simile tra loro
- Ansa. Ue, riaprire frontiere fra paesi simili su virus
- Repubblica. Le linee guida Ue per salvare le vacanze dell’estate 2020
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