Spagna, forte tensione fra Governo e Guardia Civil dopo la destituzione del comandante

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Nuova situazione di forte tensione in Spagna, stavolta non solo a livello politico. Ieri il ministro dell’Interno spagnolo, Fernando Grande-Marlaska, ha destituito il comandante della Guardia Civil, Diego Pérez de los Cobos. Il motivo ufficiale è “per perdita di fiducia”.

Il dossier della Guardia Civil pieno di fake news

Secondo quanto riportano i giornali spagnoli, il comandante dell’arma spagnola avrebbe portato avanti, senza avvisare i superiori, un’indagine nascosta sui presunti responsabili dell’autorizzazione delle manifestazioni femministe dell’8 marzo. L’indagine riporterebbe numerose notizie false e clamorosi errori per accusare il delegato del governo a Madrid, José Manuel Franco (equiparabile alla figura di prefetto), di aver autorizzato le manifestazioni dell’8 marzo. L’indagine sarebbe stata completata e poi inviata senza informare del suo contenuto il Ministero degli Interni, da cui dipende la Guardia Civil.

Proprio ieri un tribunale madrileno ha rinviato a giudizio il prefetto di Madrid per quei cortei, utilizzando quel dossier.

Sarebbero proprio le informazioni false contenute nel rapporto, ad aver fatto saltare l’allarme del governo. Come può un governo democratico fidarsi di un corpo di polizia che produce dossier pieni di inesattezze, e senza nessuna comunicazione con il Ministero da cui dipende?

La battaglia della destra sui cortei dell’8 marzo

Intorno alle manifestazioni dell’8 marzo 2020 in Spagna la destra spagnola ha sferrato una vera guerra al governo (ed al movimento femminista in generale), accusando fin dal primo minuto il governo guidato da Pedro Sànchez di non aver annullato i cortei quando ormai la situazione coronavirus stava precipitando.

La destra è arrivata a definire i cortei femministi dell’8 marzo l’origine dell’epidemia a Madrid, nonostante in quel giorno si fossero tenute molte altre manifestazioni (anche una del partito Vox, a porte chiuse, con migliaia di persone) e numerosi eventi sportivi negli stadi spagnoli.

Si dimette anche il numero 2 della Guardia Civil

Oggi, il giorno dopo la destituzione del comandante Perez de los Cobos, si è dimesso anche il tenente generale Larentino Cena, numero due della Guardia Civil. Questo sottolinea un momento di fortissima tensione fra l’arma spagnola ed il governo.

Aumento degli stipendi del 20% per la Guardia Civil

Nel pomeriggio il Ministro degli Interni Marlaska è intervenuto in conferenza stampa togliendo importanza alla destituzione di Perez de los Cobos ed è stato annunciato un aumento del 20% (in media) degli stipendi della Guardia Civil. Marlaska ha anche affermato che la destituzione del comandante Perez de los Cobos non è dovuta alle manifestazioni dell’8 marzo.

Un aumento che va letto come un tentativo di abbassare la tensione fortissima che si è venuta a creare, inquietante in un paese dove soltanto 39 anni fa una parte della Guardia Civil partecipò a un tentativo di colpo di stato (23 febbraio 1981).

Proprio oggi Marlaska, nella sua conferenza stampa, ha assicurato che “l’8 marzo si tennero molti eventi, anche sportivi, politici, ed intristisce che ci si focalizzi solo sull’8 marzo, l’iceberg delle politiche di uguaglianza”. Si tenta di buttare acqua sul fuoco, ma l’incendio è ormai divampato, e la destra sta subito sfruttando la tensione per aumentare il livello di scontro con l’esecutivo.

La destra spagnola non attendeva altro: “dimissioni”

La destra, in particolare Vox e Pp, che per mesi ha martellato il governo con l’accusa di aver autorizzato i cortei dell’8 marzo (e che oggi, contraddittoriamente, chiede la riapertura anticipata delle regioni in cui governa), ha chiesto oggi le dimissioni del ministro Marlaska ed ha aumentato ulteriormente il tono di attacco verso il governo.

Nelle ultime settimane i due partiti hanno accusato Sànchez di utilizzare lo stato di allerta dichiarato per l’emergenza sanitaria del coronavirus, come scusa per instaurare un regime. Ora il PP parla di “mano di ferro” del “governo social-comunista” […] “contro chi frena i suoi piani totalitari” (la Guardia Civil, secondo il PP). In modo preoccupante, la destra fa quadrato intorno alla Guardia Civil, come se la destituzione del comandante fosse un attacco al corpo di polizia, e diffonde messaggio di appoggio verso la “benemerita”.

Un maggio 2020 ad alta tensione in Spagna

Il grave strappo fra la cupola della Guardia Civil  ed il governo è una nuova bomba che esplode in un maggio ad alta tensione nel mondo della politica spagnola , con il governo indebolito da tensioni interne e nuovi equilibri parlamentari scatenati dalla situazione di emergenza e con una destra sempre (Vox e PP) sempre più radicalizzata, che parla apertamente di “dittatura costituzionale”, con toni incendiari preoccupanti, invocando manifestazioni di piazza (caceroladas e cortei in macchina).

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Lorenzo Pasqualini

Madrid a El Itagnol
Giornalista italiano a Madrid, caporedattore di Meteored Italia e autore-fondatore del sito di informazione "El Itagnol - Notizie dalla Spagna e dall'Italia".