MADRID. In Spagna, quasi tutte le regioni (le comunità autonome) tranne Catalogna e Castiglia e Leòn hanno chiesto al governo centrale di passare dalla fase zero alla fase 1 della “desescalada” già il prossimo 10 maggio. Si tratta del nuovo gradino verso il ritorno alla “nuova normalità”, che dovrebbe avvenire entro fine giugno.
Tutte le Comunità Autonome spagnole, tranne Catalogna e Castiglia e Leòn, che ritengono la situazione coronavirus non ancora abbastanza controllata, hanno chiesto di poter consentire spostamenti e riunioni con i familiari (fino a dieci persone), e l’apertura dei bar (solo i tavolini all’aperto e con capienza limitata).
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La Spagna si trova ora nella “fase zero”, tranne alcune isole
Attualmente tutta la Spagna tranne quattro isole piccole di Canarie e Baleari si trova nella “fase zero”, che prevede l’apertura su appuntamento di alcuni negozi (parrucchieri, librerie, ferramenta, ristoranti solo per ritirare il pasto e portarlo via) e passeggiate e corse entro determinate fasce orarie. Non sono ancora consentiti spostamenti dentro la provincia per altre cause che non siano lavoro o estrema urgenza. Ci si può spostare solo in un raggio di 1 km dalla propria residenza, a meno che non si stia correndo, in quel caso ci si può spostare di più. Questo solo in determinate fasce orarie.
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Con la “fase 1”, si passerà il 10 maggio a un gradino di ulteriore allentamento delle restrizioni.
Sarà il governo centrale a decidere chi passerà alla fase 1 e chi no, e lo farà analizzando la situazione di ogni provincia. Potranno passare a questo nuovo livello solo le province dove i dati dei contagi di coronavirus lo permettono.
La regione di Madrid chiede di passare alla fase 1 nonostante sia la più colpita
La comunità autonoma di Madrid ha chiesto di poter passare alla fase 1, nonostante sia stata la più colpita dall’epidemia. Facile immaginare che il governo centrale non autorizzerà questa apertura visto che la regione è stata la più colpita dalla pandemia e si teme che la riapertura il 10 maggio sia troppo presto. Si rischierebbe un nuovo picco di contagi. Indicativo che Catalogna e Castiglia e Leòn, duramente colpite dalla pandemia ma con numeri di casi e decessi inferiori a Madrid, non abbiano chiesto di riaprire le proprie province il 10 maggio.
Scontro nel governo di centro-destra della regione madrilena
Proprio sul nodo riaperture c’è stato un duro scontro dentro il governo regionale di centro-destra della regione madrilena (governo di coalizione PP-Cs), fra la presidentessa Ayuso contraria alla riapertura ed il vice Aguado, favorevole alla riapertura.
Lorenzo Pasqualini
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