MADRID. La Spagna spegne da oggi, 30 giugno, ben 7 delle 15 centrali termiche a carbone ancora presenti nel paese. La chiusura avviene su decisione delle compagnie che le gestiscono, fra cui Endesa e Iberdrola, perché non più redditizie. Sono diversi i fattori che influiscono su questa decisione, fra di essi le nuove politiche europee in campo ambientale, l’elevato costo per le imprese che emettono più gas serra in atmosfera e la sempre maggior convenienza dell’energia rinnovabile (e, per la Spagna, dell’utilizzo del gas).
La loro chiusura porterà a una riduzione delle emissioni di gas serra, che è quanto richiesto da tempo da scienziati e dai movimenti per il clima, che chiedono di agire in modo deciso per far fronte all’emergenza climatica in atto. Le centrali a carbone sono infatti fra le più inquinanti.
Per approfondire, leggi questo articolo pubblicato oggi sul quotidiano “il manifesto”.
Oggi #30giugno su @ilmanifesto un mio articolo dalla #Spagna dove da oggi si fermano 7 centrali termiche a #carbone. Non erano più redditizie. Ora si punta tutto sulle rinnovabili. L’articolo: https://t.co/WB2DcfoMgf pic.twitter.com/69ssCY4uIV
— Lorenzo Pasqualini (@lorepas85) June 30, 2020
Lorenzo Pasqualini
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