Dal 16 giugno 2020 riprendono i voli di linea dall’aeroporto di Roma Ciampino. Erano stati interrotti lo scorso 14 marzo per l’esplodere della crisi sanitaria del coronavirus. I voli riprendono il giorno dopo la riapertura delle frontiere europee in molti paesi dell’UE (la Spagna attende fino al 21 giugno, mentre l’Italia le aveva riaperte in entrata lo scorso 3 giugno).
Riprendono già dal 16 giugno i voli Wizzair e poi dal 21 giugno anche quelli Ryanair, ma ancora con una frequenza inferiore al periodo pre-crisi.
Il 23 giugno i primi voli Ciampino-Barajas e da Valencia
Il 23 giugno ci sarà nel pomeriggio il primo volo da Roma a Madrid Barajas in oltre tre mesi, e in serata atterrerà nello scalo romano anche il volo di ritorno, il primo Madrid-Roma. Ultimi collegamenti c’erano stati a metà marzo.
Leggi anche. Dal 21 giugno la Spagna riapre le frontiere, tornano anche i voli dall’Italia
Sempre il 23 giugno atterrerà a Ciampino il primo volo da Valencia, e dopo le 13 decollerà anche il primo Roma-Valencia. Per altre destinazioni spagnole, come Siviglia, Santander, Canarie o Santiago, bisognerà attendere ancora. A luglio la compagnia irlandese Ryanair riattiva solo il 40% dei voli pre-crisi.
Dal 16 giugno riprendono i voli di linea dall’aeroporto di Ciampino. La prima compagnia a riattivare i collegamenti da martedì prossimo è Wizzair, seguita dal 21 giugno da Ryanair: https://t.co/o34vDhNohE#RomeAirports
— Aeroporti di Roma (@AeroportidiRoma) June 12, 2020
La contestazione dei comitati No Fly
I Comitati della rete nazionale NO FLY ITALIA hanno diramato un comunicato nel quale si chiede “con la massima urgenza e tempestività, misure adeguate di distanziamento e igienizzazione negli aeroporti italiani e sugli aerei delle aerolinee che operano in Italia”.
Viene evidenziato che il trasporto aereo ha avuto un ruolo determinante nella diffusione della pandemia COVID 19 e per impedire il diffondersi del contagio si chiede che vengano previsti, anche in futuro, obblighi stringenti di prevenzione basati sul distanziamento sociale, “così come previsto in tutti gli altri settori come i trasporti pubblici urbani, le scuole, gli uffici pubblici, ristoranti e le spiagge”, si legge nel comunicato. “Le compagnie dovranno fornire l’elenco delle proprie flotte con dati dettagliati degli aeromobili che utilizzano filtri HEPA. La stessa funzionalità ed operatività in volo dei filtri HEPA dovrà essere sottoposta a check periodici e warning on-board”.
Dopo 3 mesi, fine del silenzio: torna il rumore aeroportuale
In questi mesi di lockdown lo stop ai voli ha portato un beneficio non previsto nella città di Ciampino: il silenzio. Questa città alle porte di Roma, dove il rumore aeroportuale è diventato un serio problema da quando è iniziato il boom dei viaggi aerei con le compagnie low cost, negli ultimi 20 anni, ha sperimentato riduzioni del rumore aeroportuale molto accentuate nei mesi del confinamento.
Il comitato Aeroporto di Ciampino ha diffuso i dati ARPA del rumore aeroportuale ad aprile e maggio, che mostrano una chiara riduzione, nonostante i voli commerciali, di stato e di soccorso fossero ancora attivi.
Negli ultimi due decenni i comitati “No Fly” a Ciampino hanno manifestato più volte per sensibilizzare sul pesante disagio dovuto al rumore aeroportuale nelle zone abitate vicino all’aeroporto, ed avevano ottenuto nel 2016 una riduzione del numero di voli giornalieri, che resta però elevata (in tempi normali).
Negli ultimi mesi c’è stato un dibattito sia in Italia che Spagna anche sui benefici per il clima e l’ambiente dati dalla riduzione dei voli in Europa.
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