MADRID. Si è sollevata una polemica sulla presenza di bandiere saharawi in alcuni edifici pubblici del paese, dopo la sentenza della Corte suprema spagnola che ha posto il veto sulle bandiere “non ufficiali” o di qualsiasi espressione politica all’interno e all’esterno degli edifici pubblici.
In sostanza, da ora gli edifici pubblici non potranno più esporre, neanche temporaneamente, bandiere con simboli non ufficiali. Questa decisione non permette quindi l’esibizione di bandiere di paesi non riconosciuti, come quella del Sahara occidentale, riconosciuto solo parzialmente da decine di paesi del mondo, fra cui l’Unione Africana (il numero di paesi che riconosce parzialmente il paese varia a seconda delle fonti, da 84 a 27).
In Spagna c’è stato negli ultimi decenni un importante appoggio della popolazione alla lotta del popolo saharawi per il riconoscimento del Sahara Occidentale e diversi edifici pubblici (ad esempio quello delle Canarie) hanno esposto in passato questa bandiera in segno di solidarietà con la battaglia dei saharawi. Ora non sarà più possibile. Secondo le agenzie stampa marocchine si tratta di una “sconfitta per il Fronte Polisario”.
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