MADRID. Le Baleari saranno la prima regione spagnola ad aprire al turismo internazionale dopo mesi di frontiere chiuse. La Comunità autonoma aprirà dal 15 giugno, quindi due settimane prima del resto della Spagna. Ma lo farà solo per un limitato numero di turisti, tutti provenienti dalla Germania.
Il governo spagnolo ha dato oggi l’ok a questa apertura anticipata delle Baleari. Verrà consentito l’ingresso nell’arcipelago mediterraneo a 10.900 persone, tutte provenienti da regioni della Germania con una situazione epidemiologica, rispetto al coronavirus, simile a quella delle Baleari.
Quello delle Baleari è un progetto pilota, proposto dal governo regionale autonomo guidato dalla socialista Francina Armengol, per lanciare un’immagine di fiducia e sicurezza sanitaria ai principali mercati turistici.
L’apertura anticipata ed eccezionale delle frontiere spagnole, con questo corridoio Baleari-Germania, avverrà quindi dal 15 giugno. Il resto della Spagna dovrà attendere invece il primo luglio. Prima di allora, sono chiuse le frontiere in entrata ed è obbligatoria una quarantena di 14 giorni per chi arriva nell’arcipelago.
Almeno 5 giorni di turismo nell’arcipelago
I turisti tedeschi dovranno permanere un minimo di 5 notti nell’arcipelago, queste le condizioni decise nell’accordo fra Baleari e Germania. Inoltre, dovranno compilare un modulo indicando il luogo in cui soggiorneranno e verranno sottoposti a un controllo della temperatura.
Al momento viene escluso un corridoio con il Regno Unito, altro paese da cui provengono una larga fetta di turisti internazionali in Spagna, per via della peggior situazione epidemiologica. Non viene menzionata l’Italia negli articoli della stampa spagnola.
Il coronavirus alle Baleari
Alle Baleari il coronavirus ha avuto una incidenza molto inferiore rispetto ad altre zone della Spagna, con 2.238 contagi e 226 morti.
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