ROMA. Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati in Spagna 905 nuovi casi di Covid-19. Ieri erano 855 e venerdì 922. Questi i dati di oggi, 28 luglio, resi noti dal Ministero de Sanidad spagnolo. La maggior parte dei casi si concentra in Catalogna e Aragona, le due regioni che preoccupano perché lì vi è trasmissione comunitaria.
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La maggior parte dei nuovi casi: Catalogna e Aragona
La Catalogna ha rilevato e reso noti oggi 719 nuovi casi, dei quali 126 erano in realtà stati rilevati ieri. L’Aragona, l’altra comunità autonoma dove preoccupano maggiormente i focolai, ha rilevato altri 367 casi. Sono queste di gran lunga le due aree della Spagna più colpite da questa nuova ondata di casi di Covid-19.
A Barcellona la situazione si sta stabilizzando
Il governo autonomo della Catalogna ha informato oggi che la situazione nella città di Lleida e nella comarca del Segrià è migliorata mentre la situazione di Barcellona si sta stabilizzando.
Sette volte più casi di Covid-19 rispetto a un mese fa
I positivi rilevati grazie ai test nell’ultima settimana sono oltre 12 mila, una cifra che è quasi sette volte più alta di un mese fa. In un mese si è moltiplicato per sette il numero di positivi al Covid-19.
Anche a Madrid obbligo di mascherina per strada
Oggi una delle notizie principali in Spagna è stata la decisione della Comunità autonoma di Madrid di inserire l’obbligo di mascherina in spazi pubblici all’aperto anche se si può mantenere la distanza di sicurezza. Madrid era rimasta l’unica regione spagnola a non aver imposto quest’obbligo: nelle ultime settimane le altre comunità autonome avevano inserito obbligo di mascherina anche all’aperto a seguito dell’aumento di casi di Covid-19.
A Madrid sono stati rilevati nelle ultime 24 ore 98 nuovi casi.
Viaggiare verso la Spagna: paesi europei in ordine sparso
Il governo spagnolo ha ricordato due giorni fa che la Spagna è sicura, che altri paesi europei hanno situazioni simili o peggiori, e che si sta facendo un gran lavoro di monitoraggio, ma nel frattempo i paesi europei stanno prendendo decisioni in ordine sparso, talvolta pubblicando raccomandazioni e altre volte imponendo quarantene a chi torna dalle aree a rischio.
La Francia aveva raccomandato già la settimana scorsa ai francesi di non viaggiare in Catalogna e Aragona. Poi è arrivata la discussa quarantena del Regno Unito a chi arriva su suolo britannico con provenienza dalla Spagna: una misura criticata dal governo spagnolo, perché molte aree della Spagna hanno pochissimi casi, e la mappa del Covid-19 mostra uno scenario meno omogeneo di quanto accade nel Regno Unito. La misura dà un duro colpo al turismo già in grave difficoltà in questa estate 2020.
Il Regno Unito però non torna sulle sue decisioni e ieri ha ribadito che dovranno sottoporsi a quarantena anche i turisti britannici di ritorno da Baleari e Canarie.
Anche la Norvegia ha imposto una quarantena a chi torna dalla Spagna ed il Belgio vieta viaggi verso le aree spagnole più colpite, imponendo una quarantena per chi arriva dalle aree di Lleida e Huesca.
La Germania, alle prese con un aumento importante di casi, ha sconsigliato oggi viaggi non essenziali in tre regioni della Spagna: l’Aragona, la Catalogna e la Navarra.
Al momento l’Italia non ha diramato nessuna informazione al riguardo: si consiglia di tenersi aggiornati sul sito dell’Ambasciata d’Italia in Spagna.
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