Negli ultimi dieci giorni la parola “coprifuoco” e “toque de queda” sono entrate nelle vite di milioni di europei, fra cui gli italiani e gli spagnoli. Per fortuna senza quella drammaticità legata a guerre e dittature a cui subito fanno pensare questi termini, ma comunque in una situazione molto difficile dovuta all’emergenza sanitaria. In Italia i primi “coprifuoco” ci sono stati giovedì 22 notte (in Lombardia) e venerdì 23 notte (nel Lazio e in Campania). In Spagna la prima notte di coprifuoco a livello nazionale è stata quella fra domenica 25 ottobre e lunedì 26, subito dopo la dichiarazione di stato di allarme da parte del governo Sánchez.
Il coprifuoco in Italia
Sebbene la parola “coprifuoco” ci faccia pensare subito alla guerra, viene in realtà da “coprire il fuoco”, come nel francese couvre-feu, ed ha origine dall’usanza antica (Medioevo) di coprire il fuoco della propria casa, nelle ore notturne, per evitare incendi notturni. Nelle città medievali predominava l’uso del legno, ed era quindi di fondamentale importanza coprire le ceneri di caminetti e focolari prima di andare a dormire. Nel corso del tempo poi le misure legate alle notturne, con la proibizione di uscire – spesso per motivi di ordine pubblico – sono state associate a questo termine.
“Toque de queda” in Spagna
In Spagna, Paese uscito più recentemente dell’Italia dall’incubo di una dittatura, la parola “toque de queda” ha un sapore forse più drammatico rispetto al “coprifuoco”, che resta comunque una misura eccezionale e dal sapore drammatico anche in Italia. In Spagna il “toque de queda” venne imposto anche nella notte del 23 febbraio 1981, quando ci fu il tentato golpe contro la democrazia da parte dei militari.
Rispetto alla parola italiana, “toque de queda” si riferisce al modo con cui veniva annunciato in passato alla popolazione che era giunta l’ora di restare in casa. La parola “toque” si riferisce all’uso di trombe, campane o corni per annunciare che era giunto il momento del coprifuoco: veniva quindi dato un “tocco” di campana, o “tocco” di tromba per dare l’avviso. La parola “queda” si riferisce invece al fatto che l’avviso sonoro – sostituito durante le ultime guerre dall’uso delle sirene – ordinava di rimanere “quieti” in casa.
Per fortuna le nuove misure di coprifuoco in Italia e Spagna non hanno niente a che vedere con le situazioni drammatiche vissute dalla Spagna durante il franchismo, o in Italia durante le ultime guerre.
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