
Il Congresso dei Deputati di Madrid ha dato disco verde questo giovedì 29 ottobre alla proroga di 6 mesi dello stato di allarme, dichiarato domenica scorsa dal governo Sànchez. Lo stato di allarme, previsto dalla Costituzione, fornisce un ombrello giuridico alle misure restrittive che si stanno prendendo in tutto il paese per frenare la seconda ondata. L’opposizione non vedeva di buon occhio la proroga, ma alla fine il PP si è astenuto mentre il partito Cs ha votato a favore.
Le regioni spagnole blindano i confini, si estendono i confinamenti perimetrali
Intanto, mentre si approssima il primo fine settimana di coprifuoco (il coprifuoco a livello nazionale è iniziato nella notte fra domenica 25 e lunedì 26), si estendono le misure di limitazione della mobilità fra regioni. Ad oggi sono undici le regioni spagnole che hanno deciso di blindare i confini regionali, impedendo quindi spostamenti interregionali. Non solo: molte di queste regioni hanno stabilito confinamenti perimetrali dei comuni, impedendo quindi anche gli spostamenti all’interno della regione. Insomma, vanno aumentando poco a poco le restrizioni alla mobilità, in una Paese che
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