Spagna, dichiarato un nuovo stato di allarme: coprifuoco a livello nazionale da stanotte

Entra in vigore questa sera in Spagna il terzo stato di allarme a livello nazionale (fatta eccezione per le Canarie) dall’approvazione della Costituzione del 1978, il secondo in questo 2020 eccezionale.  Se si conta anche quello attivato per la sola regione di Madrid in questo ottobre 2020, è la quarta volta che viene attivata questa misura eccezionale prevista dalla Costituzione. L’annuncio è arrivato questa mattina, a seguito di un Consiglio dei Ministri straordinario. Il premier Pedro Sànchez ha illustrato le misure previste dal nuovo stato di allarme in un intervento trasmesso in diretta da Tv e giornali digitali dopo le 13.30, quasi in contemporanea con l’intervento di Conte (premier italiano) nel quale si annunciavano importanti misure anche in Italia. 

Coprifuoco in tutta la Spagna da stanotte fino al 9 novembre

La misure principale è il coprifuoco nazionale. Tutte le Regioni sono obbligate da stasera a un coprifuoco che dovrà andare dalle 23 alle 6, e che potrà essere anticipato o posticipato di un’ora, potendo iniziare quindi alle 22 o alle 24, e terminare alle 5 o alle 7 di mattina. Su questo le Regioni hanno libertà di decidere. Il coprifuoco durerà al momento fino al 9 novembre. L’unica regione che rimane fuori da queste misure è la Comunità Autonoma delle Isole Canarie.

Altra possibilità che lo stato di allarme approvato oggi dà alle Regioni è di limitare gli spostamenti in luoghi concreti e di bloccare gli spostamenti fra Regioni. Questa decisione spetterà alle singole Regioni.

Sànchez ha sottolineato che le Regioni rimangono le autorità competenti in materia sanitaria.

Stato di allarme: possibilmente fino al 9 maggio

Nelle intenzioni del governo, il nuovo stato di allarme dovrebbe durare fino al 9 maggio. Stavolta non porterà a un confinamento domiciliare come accaduto fra marzo e giugno, ma permetterà alle Comunità Autonome di prendere misure drastiche, con la limitazione agli spostamenti, sotto un ombrello legale. Altrimenti il rischio era quello di un moltiplicarsi di norme e ordini a livello locale, facilmente ricorribili in tribunale, come accaduto poche settimen fa con le restrizioni che erano state prese a Madrid. Lo stato di allarme in Spagna si differenzia da quello italiano  di “emergenza sanitaria” (attivo dal 31 gennaio e prorogato fino a gennaio prossimo), perché è contemplato dalla Costituzione e richiedere, per una sua proroga, l’approvazione del Parlamento ogni 15 giorni.

Il precedente stato di allarme era stato dichiarato il 14 marzo del 2020 ed era finito il 20 giugno 2020, dopo 98 giorni. Durante quel periodo si era verificato il confinamento domiciliare in tutto il territorio spagnolo.

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Il coprifuoco nazionale si aggiunge alle misure già prese a livello locale

Il coprifuoco nazionale si somma alle misure già in vigore o decise a livello nazionale. Una di queste riguarda Madrid, dove il governo regionale ha deciso venerdì scorso di confinare nuovamente alcune aree della Regione particolarmente colpite. Da lunedì 26 ottobre tornano quindi i confinamenti perimetrali per aree sanitarie e per quartieri. Ne abbiamo parlato qui.

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