Il Parlamento spagnolo ha iniziato questa mattina il dibattito sulla mozione di sfiducia depositata dal partito di estrema destra Vox contro il governo di Pedro Sanchez. Il dibattito parlamentare è andato avanti per tutta la mattina e parte del pomeriggio, con un lungo discorso del leader di Vox, Santiago Abascal, che ha accusato il governo Sánchez (definito “socio-comunista” e etichettato anche come “mafia del narcosocialismo”), il “peggiore degli ultimi 80 anni in Spagna”. Abascal ha anche accusato il Governo di aver gestito in modo “criminale” la pandemia.
La mozione – che verrà votata domani, 22 ottobre, non ha – salvo colpi di scena dell’ultima ora – nessuna chance di passare: il Partido Popular (PP), principale partito della destra spagnola, ha infatti deciso di non appoggiarla e Vox ha solo 53 deputati su un totale di 350. Il PP ha però ricevuto un grosso grattacapo con questa mozione, che lo ha obbligato a prendere una decisione difficile di fronte all’opinone pubblica, proprio nel pieno di un duro scontro che nelle settimane scorse ha visto scontrarsi più volte PP e Governo. Fino all’ultimo il PP non ha annunciato quale sarebbe stata la sua posizione. La Spagna vive settimane molto complicate: già duramente colpita dalla seconda ondata quando ancora era agosto, sperimenta sul suo territorio confinamenti perimetrali e chiusura di bar anticipati già da settembre, ma si vede ora obbligata a misure più restrittive con un possibile coprifuoco nazionale. Il Paese ha raggiunto oggi 1 milione di casi di COVID-19 registrati.
Una parte dell’elettorato del PP, temono nella formazione conservatrice, potrebbe non capire il “no” di Casado alla mozione presentata da Vox, e diventerebbe quindi un “boomerang”. Il voto a favore, che comunque non basterebbe a mettere in sfiducia Sànchez perché i voti di Vox e PP insieme non bastano a raggiungere la maggioranza, avrebbe comunque costituito una sconfitta per il partito di Casado.
La quinta mozione di sfiducia in Spagna
Quello di oggi è stato il quinto voto di sfiducia a un Governo spagnolo dal ripristino della democrazia: solo quello del 1º giugno 2018, depositato dal PSOE contro Rajoy a seguito della sentenza Gurtel, portó a una caduta dell’Esecutivo.
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