Il governo spagnolo sta pensando a un coprifuoco esteso a tutto il Paese, che permetta così di limitare al massimo gli spostamenti e le occasioni di riunione sociale in orario notturno, a fronte di una “seconda ondata” di contagi che allarma sempre più. Questo è quanto avanzato oggi dal ministro di sanità spagnolo Salvador Illa, che ha comunque aggiunto che non si tratta di una misura imminente. La dichiarazione di un coprifuoco nazionale richiederebbe la dichiarazione dello stato di allarme a livello nazionale, secondo diversi esperti, perché solo così sarebbe giuridicamente possibile limitare gli spostamenti e una libertà fondamentale come quella di poter uscire di casa.
L’idea di un possibile “toque de queda” in Spagna arriva a pochi giorni dalla decisione della Francia di decretare il coprifuoco a Parigi ed in altre metropoli francesi. Oggi, 20 ottobre, anche la Lombardia e la Campania hanno annunciato coprifuoco imminenti. Anche altri Paesi europei stanno prendendo questa misura per frenare i contagi.
Proprio questa mattina era stata la regione di Madrid, governata dal PP, a chiedere al Governo un possibile coprifuoco a livello regionale. Sabato 24 ottobre scade infatti a Madrid lo stato di allarme, dichiarato il 9 ottobre. Lo stato di allarme ha portato a un confinamento perimetrale di Madrid ed altri comuni della regione, zone dove è anche imposta la chiusura di bar e ristoranti alle 23.
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