In Spagna aumenta la preoccupazione per la situazione della pandemia in questi primi giorni del 2021. Diversi giornali parlano già di una “terza ondata” e la Catalogna ha annunciato oggi che limiterà per 10 giorni gli spostamenti fra Comuni e chiuderà tutti i negozi nei fine settimana.
Il quotidiano “El País” pubblica oggi in prima pagina un articolo dal titolo allarmante: “Il susseguirsi di giorni festivi sta nascondendo il reale impatto della terza ondata”. Secondo il giornale, la riduzione del numero di tamponi nei giorni delle feste natalizie (meno 13% rispetto al periodo pre-natalizio) starebbe facendo sottostimare il numero di contagi, che secondo le ultime stime si aggira su una media giornaliera di 10.000 nuovi casi ogni 24 ore. Bisognerà attendere i dati di martedì 5 gennaio per avere una idea più realistica sull’impatto delle festività sul numero di contagi.
La Spagna ha deciso di adottare misure meno restrittive dei paesi vicini per il Natale 2020 e Capodanno 2021, e di segno opposto rispetto all’Italia. Fra queste si segnala il coprifuoco posticipato all’1.30, attività commerciali (inclusi bar e ristoranti) aperte e restrizioni meno blande per gli spostamenti fra regioni. Le festività non sono ancora concluse, ed una nuova prova per il controllo della pandemia sarà la vigilia ed il giorno dell’Epifania, molto sentita in Spagna.
Le vaccinazioni
Il 2021 è iniziato nel paese con le prime vaccinazioni, ma vengono denunciati ritardi ed una situazione molto diseguale a seconda delle regioni. I dati sul numero di vaccinati in questa prima settimana di vaccinazioni non sono ancora pubblici. L’unica ad averli forniti è la regione di Madrid, che ha vaccinato finora tremila persone, utilizzando solo il 6% delle dosi ricevute. Il governo regionale è stato accusato di ritardi. Le Asturie hanno invece già usato oltre l’80% delle dosi disponibili al momento.
La situazione in Italia
Anche in Italia, nonostante le maggiori restrizioni durante le festività (oggi unico giorno di “zona arancione”, poi si torna in “zona rossa il 5 ed il 6 gennaio), c’è preoccupazione per il numero di contagi ed il Governo sta pensando a una proroga delle restrizioni attive dal 24 dicembre, con nuove chiusure nel fine settimana. C’è preoccupazione anche per l’imminente riapertura delle scuole, e si pensa a una proroga della didattica a distanza per le scuole superiori. Le vaccinazioni procedono con alcuni ritardi, in particolare in Lombardia, ma è stato comunque raggiunto oggi il numero di 120.000 vaccinati.
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