Spagna, la situazione coronavirus nel gennaio del 2021

Le notizie sulla situazione della pandemia da coronavirus in Spagna in questo inizio di 2021. Le notizie del gennaio 2021. Ultimo aggiornamento: 28 gennaio 2021.

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COVID-19 SPAGNA

7 gennaio 2021

Un sondaggio del CIS rileva che il 60% degli spagnoli ritiene che si sia fatto poco a Natale per frenare i contagi, e che erano necessarie misure più restrittive. 

Intanto il Ministerio de Sanidad spagnolo esclude un nuovo confinamento totale come quello del periodo fra marzo e maggio scorsi ed annuncia che la Spagna riceverà 600.000 dosi del vaccino di Moderna, approvato pochi giorni fa dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA).

Castiglia e Leòn ha annunciato oggi che estenderà le restrizioni in uscita e ingresso dalla regione fino a maggio. Aumentano le restrizioni nelle città di Ávila, Segovia e Palencia con chiusura di grandi superfici commerciali e sportive, e chiusura delle aree interne di bar e ristoranti.

12 gennaio 2021

La Spagna è arrivata oggi al numero di 488.000 persone vaccinate. Sono 488.041 le persone vaccinate contro il COVID-19 in Spagna da fine dicembre ad oggi, 81.950 in più soltanto nelle ultime 24 ore. Ci sono ancora differenze importanti fra Regioni nella rapidità di somministrazione: la regione di Madrid è l’ultima, mentre sono molto avanti le Asturie e la Comunità Valenciana.

I giornali spagnoli informano oggi di un eccesso di mortalità rilevato in Spagna nel 2020 di 68.000 decessi in più rispetto a quanto atteso in quel periodo. Sono numeri che si ritiene molto probabilmente legati alla pandemia.

13 gennaio 2021

Nella giornata di ieri sono stati registrati 25.000 nuovi casi di contagio. La tendenza a 14 giorni è di 454 nuovi casi ogni 100.000 abitanti in Spagna. Sono dati che riportano la Spagna alla situazione di metà novembre, quando venne raggiunto il picco della seconda ondata. Il numero di letti di terapia intensiva occupati da pazienti con COVID-19 è molto alto nella regione di Valencia (43,3%) ed in Catalogna (41,2%). Madrid, Baleari e Castiglia-La Mancia hanno occupazione di terapia intensiva sopra il 20%.

el diario 13 gennaio 2021
La prima pagina del giornale El Diario oggi, 13 gennaio 2021.

“Nessuno si sente responsabile adesso del “salvare il Natale” che ora ha fatto ripartire la terza ondata”, titola “El Diario”.

Il giornale digitale analizza nell’articolo il “va e vieni” di posizioni politiche di governi regionali e leader politici in queste settimane di pandemia, sulle misure restrittive da adottare.

“Fra strade sepolte dalla neve, comuni isolati e una raffica di temperature polari come conseguenza della burrasca Filomena – si legge nell’articolo – la pandemia in Spagna fa toccare una nuova impennata, che non ha ancora toccato il suo picco: ancora resta la parte più complicata di gennaio”.

La situazione è molto complessa, anche se la messa in marcia del piano di vaccinazione, che accelera in questa settimana dopo le iniziali lentezze, lascia qualche speranza per il futuro.

Gli esperti però avvertono: restano ancora mesi complessi davanti.

Situazione coronavirus in Spagna: 38.869 nuovi casi, il peggior dato della pandemia

Il 13 gennaio 2021 il Ministero della Sanità spagnolo ha comunicato la peggior cifra di nuovi contagi dall’inizio della pandemia in Spagna: quasi 39.000 nuovi casi. A fronte di questo aumento, che gli esperti interpellati dai giornalisti ritengono sia legato alle misure troppo poco restrittive prese durante le festività natalizie, otto Regioni spagnole hanno deciso di indurire le misure restrittive, aumentando i limiti alla mobilità, anticipando il coprifuoco alle 22 e limitando l’apertura di bar e ristoranti. Il Governo nazionale ha nuovamente escluso, al momento, un nuovo lockdown nazionale.

Spagna, da marzo 2020 un eccesso di mortalità con 80.000 decessi in più

L’Istituto di Statistica spagnolo, l’INE, ha registrato fra il 2 marzo 2020 ed il 3 gennaio del 2021 oltre 80.000 morti in più di quanto atteso in questo periodo, rispetto alla media. L’eccesso di mortalità, che si ricava dai dati dei registri civili di decessi in Spagna, viene considerato in questi mesi un valido metro per misurare l’impatto della pandemia sul numero di vittime. Secondo il Governo spagnolo, il numero ufficiale di morti con COVID-19 in Spagna è di 50.800. Sarebbero quindi trentamila in più i morti causati dalla pandemia.

“Tutta la Spagna, tranne Madrid, si blinda di fronte al coronavirus”, è il titolo di un articolo pubblicato oggi su La Vanguardia, con le nuove restrizioni decise nelle ultime ore in alcune Regioni particolarmente colpite dalla terza ondata di contagi, dove si anticipa il coprifuoco alle 22 e si ampliano le restrizioni a bar e ristoranti, oltre che alla mobilità. Su El País: “Doppio collasso nella sanità madrilena per l’aumento di casi di coronavirus e gli effetti della tempesta di neve”. L’incidenza nella regione madrilena supera i 627 casi per 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni ma la ancora difficile situazione sulle strade dopo la straordinaria nevicata del weekend scorso rende difficile l’esecuzione dei tamponi.

14 gennaio 2021

Con una incidenza accumulata di 523 casi ogni 100.000 abitanti, peggiora la situazione della pandemia in Spagna. Oggi vengono notificati 35.878 nuovi positivi e 201 decessi.

15 gennaio 2021

Di fronte al peggioramento della situazione contagi, le Regioni stanno prendendo misure sempre più drastiche per cercare di frenare la curva. Alcune stanno chiedendo al Governo di consentire legalmente un nuovo confinamento totale, ma l’Esecutivo esclude al momento una simile misura. Di fronte all’impossibilità delle Regioni di decretare un lockdown, molte Comunità Autonome hanno chiesto apertamente alla popolazione di auto-confinarsi per responsabilità.

Madrid anticipa il coprifuoco alle 23, la Castiglia e León vuole anticiparlo alle 20

Castiglia e León ha anticipato il coprifuoco alle 20.00, anche se dal Ministero della Salute fanno sapere che questo orario non è compatibile con lo stato di allarme, che permette solo dalle 22 una limitazione agli spostamenti. I Paesi Baschi vanno verso un coprifuoco dalle 18, mentre Madrid anticipa alle 23 il coprifuoco a partire da lunedì 18, mentre bar e ristoranti chiuderanno alle 22. In Aragona vengono blindati gli spostamenti da e per: Saragozza, Huesca e Teruel.

18 gennaio 2021

Spagna, nel fine settimana 84mila nuovi contagi: “mai così dall’inizio della pandemia”

Ancora dati allarmanti dalla Spagna: nella serata del 18 gennaio il Ministero della Salute ha informato che nel fine settimana sono stati rilevati un totale di 84.287 nuovi positivi al COVID-19, la cifra più alta in un fine settimana dall’inizio della pandemia. In Spagna i dati non vengono comunicati nel fine settimana, e bisogna quindi considerare che questa cifra si riferisce alle giornate di venerdì, sabato e domenica. La media giornaliera è di oltre 30mila casi al giorno.

Il numero di nuovi decessi nel fine settimana è di 455.

Cresce con forza l’incidenza accumulata: sale a 689 casi ogni 100.000 abitanti. 

19 gennaio 2021

Spagna, sempre più Regioni chiedono al Governo centrale di poter anticipare il coprifuoco notturno

Di fronte al peggioramento della situazione contagi, sempre più Regioni spagnole, di entrambi gli schieramenti politici, stanno chiedendo al Governo di consentire una anticipazione del coprifuoco notturno, che al momento non può scattare prima delle 22 secondo quanto previsto dal decreto di dichiarazione dello stato di allarme di fine ottobre. La prima Regione a chiederlo era stata la Castiglia e Leòn, che ha già dichiarato – pur non potendolo fare, perché non ha copertura legale – un coprifuoco a partire dalle ore 20.

Si attende ora la Conferenza Stato-Regioni di domani, dalla quale potrebbe uscire un sì del Governo centrale all’anticipazione dei coprifuoco.

Intanto arriva un grido di allarme dagli ospedali spagnoli: “c’è il rischio di un collasso come nel marzo-aprile del 2020 se non si blocca subito la trasmissione”. Il numero di ricoveri è ormai più alto di quelli registrati nella seconda ondata, in autunno.

Spagna, 34.291 nuovi contagi e l’incidenza sale a 714 casi ogni 100.000 abitanti

Il Ministero della Salute spagnolo ha informato in questa serata del 19 gennaio di 34.291 nuovi casi di positività al COVID-19 nelle ultime 24 ore. L’incidenza accumulata sale a 714 casi ogni 100.000 abitanti.

20 gennaio 2021

Nuovo record di casi positivi in 24 ore in Spagna: oltre 41mila

Nuovo record di casi positivi: 41.576 positivi al COVID-19 in 24 ore. L’indice di contagio sale ancora fino a oltre 736 casi per 100.000 abitanti in 14 giorni, mentre in alcune Regioni risulta essere già superiore a 1000. Le regioni dove l’incidenza è così alta sono: Comunità Valenciana, Castiglia-La Mancia, Castiglia e León, La Rioja, Estremadura, Murcia.

Oggi si è anche tenuta la riunione fra Regioni e Ministero della Sanità spagnolo nella quale il Governo centrale ha scartato l’ipotesi di un anticipazione del coprifuoco nazionale, che oggi non può iniziare prima delle 22 secondo quanto riportato dallo stato di allarme del 25 ottobre scorso. Il Ministero della salute insiste infatti sul fatto che le Regioni hanno già nelle proprie mani la possibilità di indurire le restrizioni, ad esempio chiudendo del tutto bar e ristoranti e commercio in generale.

21 gennaio 2021

Nuovo bilancio record in Spagna, con oltre 44mila nuovi casi di contagio e un indice di contagio che sfiora gli 800 casi ogni 100.000 abitanti in 14 giorni.

I governi regionali dell’Andalusia e della Castiglia e Leòn hanno chiesto oggi ai cittadini di non uscire di casa dalle 20 in poi. Si tratta di una raccomandazione, ma legalmente le Regioni non possono anticipare il coprifuoco a prima delle 22.

La presidente della Comunidad de Madrid, Isabel Díaz Ayuso, ha annunciato oggi che dal 1° febbraio le farmacie madrilene e le dentistiche potranno realizzare test antigenici (tamponi rapidi).

I giornali spagnoli danno voce agli esperti, secondo i quali la Spagna rischia una situazione di collasso ospedaliero come quella della primavera 2020.

22 gennaio 2021

In un quadro in continuo peggioramento, oggi i Paesi Baschi hanno annunciato che sarà vietata la mobilità al di fuori (e in ingresso) da tutti i comuni baschi, e sarà limitato a 4 il numero massimo di persone che possono incontrarsi.

In serata è arrivata la notizia dell’indurimento delle restrizioni nella regione di Madrid: coprifuoco anticipato alle 22, divieto di invitare a casa persone non conviventi, chiusura di bar, ristoranti e negozi alle 21.

el mundo 22 gennaio 2021
La prima pagina dell’edizione digitale de El Mundo la sera del 22 gennaio 2021.

24 gennaio 2021

el pais 24 gennaio 2021
L’articolo de El Paìs del 24 gennaio 2021.

La gravità della situazione in Spagna continua ad essere prima notizia sui giornali e notiziari spagnoli.

Su El Paìs si legge oggi: La Spagna affronta il momento peggiore della terza ondata con la minaccia della variante britannica del virus”. Vengono pubblicati grafici che mostrano chiaramente come il numero di ricoveri in ospedale stia aumentando in modo molto rapido, superando ormai ampiamente la situazione vissuta in autunno, nel pieno della seconda ondata.

Nel fine settimana i giornali si sono concentrati anche sull’indurimento delle restrizioni nelle diverse Regioni spagnole (ultima, la regione di Madrid).

La preoccupazione, diffusa fra gli eserti interpellati dai mass media, è che in Spagna stia circolando in modo importante la variante britannica del virus, più contagiosa (e, secondo il governo britannico, anche più letale, anche se mancano ancora evidenze in merito) e che nei prossimi giorni si possa vivere una situazione come quella vissuta a marzo/aprile 2020, nel pieno della prima ondata, o addirittura peggiore.

Secondo quanto riportato ancora da El Paìs in un articolo del 23 gennaio, in regioni come Madrid e Cantabria la variante britannica del virus sarebbe già presente nel 20% dei casi totali.

La preoccupazione per una ripetizione del dramma della primavera 2020 è alta in Spagna, perché la curva che mostra il numero di ricoveri negli ospedali a causa del coronavirus mostra un’impennata ben superiore a quella della seconda ondata.

25 gennaio 2021

Questa mattina la responsabile della sanità nella regione spagnola della Comunidad Valenciana, Ana Barceló, ha avvisato nel Parlamento regionale di una avanzata “senza controllo” dei contagi. “Stiamo vivendo il momento più difficile di tutta la pandemia”, ha affermato la responsabile del governo regionale.

Madrid anticipa il coprifuoco alle 22 e vieta le riunioni nelle case

In questo lunedì 25 gennaio entrano in vigore misure più restrittive a Madrid, mentre altre regioni spagnole stanno avanzando verso restrizioni sempre più forti. I Paesi Baschi hanno deciso di blindare tutti i comuni della regione e ridurre a 4 il massimo di persone in incontri in spazi pubblici.

Il presidente del governo regionale della Galizia, Alberto Núñez-Feijóo, ha annunciato oggi la chiusura di bar e ristoranti, la limitazione delle riunioni sociali (fatta eccezione dei conviventi) per tre settimane (fino al 17 febbraio) ed ha invitato la popolazione ad “autoconfinarsi” a partire dalle 20.

In serata il nuovo bollettino sui casi di contagio, relativo al fine settimana (sabato e domenica) ed alla giornata di lunedì: in tre giorni, 93.822 nuovi contagi e un’incidenza che sfiora ormai i 900 nuovi casi ogni centomila abitanti in 14 giorni.

26 gennaio 2021

Si dimette il Ministro della Salute, Salvador Illa: si candida alle elezioni catalane

Il 26 gennaio è il giorno in cui si dimette il Ministro della Salute Salvador Illa. Nel pieno della terza ondata, il Ministro socialista lascia il suo posto per candidarsi alle elezioni regionali del 14 febbraio in Catalogna.

27 gennaio 2021

Di fronte all’aumento di ricoveri ospedalieri per il dilagare della terza ondata, la regione Madrid guidata da Isabel Díaz Ayuso decide di “commissariare” la sanità privata regionale, mettendo in marcia una “direzione sanitaria unica”, affinché i centri pubblici e privati della regione funzionino come una unica rete sotto gli ordini del governo regionale. La notizia su “ElDiario.es“.

Spagna, stanno finendo le dosi: stop alle prime dosi di vaccini a Madrid

Sul fronte dei vaccini, invece, sempre più Regioni iniziano ad accusare i problemi dovuti ai ritardi nelle forniture di nuove dosi. Almeno dieci regioni spagnole annunciano che presto finiranno le dosi a disposizione e dovranno rinviare la campagna vaccinale. Madrid ha già annunciato la sospensione della somministrazione delle prime dosi per due settimane, mentre la Catalogna dovrà fermarle a giorni. Le dosi restanti serviranno a completare la vaccinazione, con il richiamo (la seconda dose necessaria affinché il vaccino sia valido).

Vaccini, almeno 700 persone fra politici e alte cariche si sono vaccinate anche se non facevano parte dei gruppi a rischio: solo 9 si sono dimesse

Altro tema infuocato in Spagna in queste ultime settimane è lo scandalo delle alte cariche (la maggior parte politici, o alti vertici militari, ma anche ex dirigenti sindacali e altre cariche) che si sono vaccinate contro il COVID-19 nonostante non fossero incluse nei gruppi a rischio. Questo ha portato finora, informa EuropaPress, a 9 dimissioni. L’agenzia sottolinea l’esiguo numero di dimissioni di fronte alla vastità del fenomeno, in un Paese dove i ritardi delle forniture stanno obbligando allo stop della campagna vaccinale in molte regioni.

Una delle dimissioni più importanti degli ultimi giorni, per le vaccinazioni effettuate al di fuori dei gruppi di rischio, quella del Capo di Stato Maggiore della Difesa, (JEMAD), il Generale Miguel Angel Villaroya. Anche un’alta carica della Guardia Civile si è dimessa per lo stesso motivo. Si sono dimessi per lo stesso motivo l’ex consigliere della regione di Murcia e quello della città autonoma di Ceuta. Si sono dimessi anche alcuni sindaci.

28 gennaio 2021

 

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