
MADRID. La data delle elezioni catalane del 14 febbraio era attesa da tempo ed è arrivata: dalle 9 alle 20 oltre 5 milioni di persone sono chiamate al voto nella Comunità Autonoma della Catalogna, per eleggere il nuovo Parlamento regionale. Si tratta delle terze elezioni regionali in Catalogna nel giro di 6 anni, un riflesso della complicata situazione venutasi a creare negli ultimi anni. Le elezioni di oggi si tengono con un grande ed eccezionale dispositivo di sicurezza per evitare assembramenti e rispettare le norme di distanziamento sociale dovute alla pandemia di COVID-19.
Le elezioni del 14 febbraio hanno una portata nazionale, e potrebbero avere risvolti sugli assetti politici nazionali ed addirittura sull’esistenza dell’attuale governo Sánchez II. Queste elezioni regionali non sono solo un banco di prova per misurare lo stato di salute del fronte indipendentista catalano, ma anche un punto di inflessione nella politica spagnola da cui potrebbero uscire (a seconda dei risultati), nuovi equilibri.
Fino all’ultimo c’era stata incertezza sulla data: inizialmente le elezioni erano state posticipate dal Governo catalano, per la difficile situazione epidemiologica, ma un tribunale le aveva nuovamente confermate alla data del “14F”.
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