
MADRID. A Madrid è nato il “Bosco Italia”. Domenica 28 febbraio una delegazione di allievi della Scuola Italiana di Madrid, insieme ai volontari della Associazione senza scopo di lucro (R)Forest Projec, hanno piantumato 400 alberi di pino in un terreno situato nel municipio di Alalpardo, circa 30 km a nordest di Madrid.
I quattrocento alberi erano stati curati per quattro mesi dagli studenti della Scuola Italiana, nel cortile dell’istituto. Dopo numerosi vicissitudini, fra cui la storica nevicata di inizio gennaio che ha causato tanti danni agli alberi della regione, ora gli alberi sono stati piantati ed entrano così a far parte del patrimonio verde della regione madrilena.
L’attività fa parte di un progetto in collaborazione tra la Scuola Italiana, l’Ambasciata d’Italia a Madrid e l’Associazione (R)Forest Project. L’obiettivo, si legge sul sito dell’Ambasciata italiana, “è lo sviluppo della sensibilità di bambini e adolescenti verso la tutela dell’ambiente, l’importanza di comportamenti responsabili e un ruolo attivo per migliorare lo stato del nostro pianeta”.
L’Ambasciatore di Italia in Spagna, Riccardo Guariglia, ha sottolineato l’importanza di trasmettere ai giovani i principi della conservazione e della sostenibilità ambientale, segnalando “quanto la comunità italiana si senta orgogliosa di contribuire, con un piccolo gesto, alla qualità di vita della regione che ci ospita”.
Anche il Direttore della Scuola Italiana di Madrid, Massimo Bonelli, ha messo in luce quanto sia stato importante per i ragazzi il contatto diretto con gli alberi in questi mesi: “grazie a questa stimolante esperienza, gli studenti della scuola hanno accresciuto la loro consapevolezza sulle questioni ambientali e ora potranno continuare l’esperienza attraverso laboratori creativi incentrati sull’importanza della natura per la nostra vita e della protezione dell’ambiente”.
“Tutti si sono sentiti coinvolti in qualcosa di importante – ha detto il docente Fabio Fussi, responsabile del programma – e hanno profuso molta energia nello scavare le buche e nel sistemare con cura gli alberelli nella loro posizione. Ora ci attendiamo che i racconti degli studenti possano trasferire queste emozioni ai loro compagni che non hanno potuto esserci, a cause delle limitazioni imposte dalla situazione sanitaria”.
Il progetto non termina con la piantumazione degli alberi: a partire da oggi si mettono in moto una serie di incontri scientifici e laboratori creativi che, attraverso la scrittura, la poesia, la fotografia e l’osservazione dello spazio porteranno gli studenti a riflettere sul ruolo fondamentale degli alberi nello spazio che ci circonda e a raccontarlo con differenti linguaggi espressivi.
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