
MADRID. Nel pomeriggio di oggi, sabato 15 maggio 2021, si compiono dieci anni dalle manifestazioni che in tutta la Spagna sfociarono nel movimento 15M. Una sigla che sta appunto per “15 maggio” (in Spagna le date importanti, ad esempio quelle delle elezioni, o di avvenimenti storici, vengono abbreviate così).
I cortei del 15 maggio 2011
Era il 15 maggio del 2011 e in 50 città spagnole si svolsero cortei organizzati via Internet da diversi collettivi. I motivi della protesta erano diversi. Fra tutti, la drammatica situazione lavorativa, con livelli di disoccupazione e precarietà altissimi, e un sistema politico bloccato sul “bipartitismo”, con due soli partiti che si contendevano da decenni il potere (il PP e il PSOE), creando un serio problema di rappresentanza.
La Spagna viveva nel pieno di una crisi economica e sociale tremenda, con un livello di disoccupazione che fra i giovani toccava il 50%, senza sbocchi e senza prospettive. La crisi economica scoppiata nel 2008 aveva avuto conseguenze enormi nel paese, con lo scoppio della bolla immobiliare e un’ondata di licenziamenti enorme. Il governo socialista guidato da Zapatero aveva impresso fra il 2010 ed il 2011 una svolta molto consistente alle sue politiche, con tagli importanti indigeribili per l’elettorato progressista.
La componente progressista, di sinistra, nello stato spagnolo, percepiva in quei mesi la mancanza di uno spazio di rappresentanza. Le mobilitazioni di quella primavera raccolsero il malcontento che si era aggravato su tutti questi fronti, e riuscirono a dare energia a un’ondata di mobilitazioni che sarebbe durata anni.
Il 15M portò alla nascita del partito Podemos, con la rottura del modello bipartitista. Questo avrebbe poi portato alla nascita di nuovi partiti nel campo del centro-destra, come Ciudadanos.
Leggi anche. L’intervista agli attivisti spagnoli di Marea Granate Italia a dieci anni dalla nascita del movimento 15M
Il 15M non è stato solo la spinta per la nascita di Podemos, fu molto di più
Il 15M non fu solo il propulsore del partito Podemos, fu molto di più. Fu un movimento complesso, variegato e pieno di componenti, che ha certamente arricchito il panorama politico della Spagna degli ultimi dieci anni. Quel movimento ha dato linfa a un’ondata di mobilitazioni storiche, quella del 2011-2014, a difesa della sanità pubblica, delle pensioni, dell’istruzione contro la corruzione durante i governi Rajoy.
Diede impulso alla nascita di nuove realtà di quartiere, territoriali, che hanno rivitalizzato un mondo dell’attivismo che era addormentato da tempo. Rivitalizzò movimenti già esistenti, come quello che si opponeva agli sfratti di case di proprietà delle banche, in un periodo drammatico su quel fronte. Ha dato un forte impulso anche alla nascita di nuovi giornali, andando a colmare un vuoto che si faceva sentire anche nel mondo dell’informazione. Ebbe un forte impatto anche sul mondo artistico, dalla musica al teatro, rappresentando una sorta di ’68 moderno per la Spagna attuale.
Il 15M su “El Itagnol”
El Itagnol, inizialmente un blog, poi sito di informazione sulla Spagna e sull’Italia, nacque nel maggio del 2012. Era passato un anno dalla nascita del movimento 15M e i suoi effetti erano ancora vivi. Ogni anno su questo sito abbiamo ricordato l’anniversario.
- 15 maggio 2011, il movimento 15M: gli articoli su El Itagnol
- 15M – archivi
- 15 maggio 2020, nove anni dal “15M”
- 15 maggio 2014, tre anni fa nasceva il movimento degli indignados in Spagna
Le impronte del 15M sui partiti politici spagnoli di oggi
Lo dicevamo prima, Podemos è certamente un partito nato dal 15M, anche se non tutti i partecipanti a quel movimento si identificarono poi in Podemos. Il partito Podemos formò poi, nel 2016, un’alleanza elettorale con Izquierda Unida, che da allora si presenta insieme con il nome Unidas Podemos e che fa parte dell’attuale governo Sànchez.
Negli ultimi anni un nuovo partito, che si può definire una scissione di Podemos (anche se le cose sono più complesse) è Màs Madrid (e a livello nazionale Màs Paìs): anche questa nuova forza politica ha le sue radici nel 15M.
Recentemente su El Itagnol l’intervista a una delle leader principali di Màs Madrid, Rita Maestre.
Pochi giorni fa, proprio alla vigilia del decimo anniversario del 15M, il elader storico di Podemos, Pablo Iglesias, ha lasciato il partito e la politica.
I dieci anni dal 15M sui media spagnoli
- “Continuiamo ad essere indignati, non ci rappresentano” – El Paìs
- I dieci anni del 15M: lo speciale de El Paìs
- “Dieci anni da una mobilitazione sociale che ha cambiato la politica in Spagna” – eldiario.es
- Il podcast del 15M dieci anni dopo
- I 10 anni dal 15M sulla Tv spagnola – RTVE
- El salto Diario, lo speciale sul 15M
- El Mundo
- ABC
Dieci anni dal 15M sui giornali italiani
- I dieci anni degli “indignados”, il movimento di protesta che ha cambiato la Spagna – la Repubblica
- Il 15M che sconvolse la politica spagnola – il manifesto
- Com’è cambiata la Spagna a dieci anni dalla protesta degli indignados – Internazionale
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