
MADRID. In Spagna è stato ricordato oggi il decimo anniversario del terremoto che colpì la città di Lorca, situata nella regione di Murcia, l’11 maggio del 2011. Il sisma, di magnitudo 5.1, causò gravi danni nella città spagnola: nove furono le vittime numerosi i feriti. Oltre ai gravi danni agli edifici della città si registrarono pesanti danni anche al patrimonio architettonico. Fu il peggior terremoto in Spagna, in termini di danni causati e vittime, da quello del 1956.
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Nove morti e numerosi danni a Lorca
Le vittime, nove in totale, furono causate soprattutto dalla caduta di cornicioni, comignoli e parapetti sui marciapiedi e sulle strade. Soltanto un edificio crollò completamente, mentre la maggior parte dei palazzi e delle infrastrutture veniva lesionata seriamente ma senza crollare.
Uno dei motivi per cui i danni furono importanti (il risentimento sismico raggiunse il VII grado nella scala EMS delle intensità) fu la superficialità dell’ipocentro e la prossimità dell’epicentro alla città di Lorca, un centro abitato con circa 85.000 abitanti.
L’epicentro delle due scosse maggiori venne localizzato infatti a soli 2 km dalla città, mentre l’ipocentro ad una profondità compresa fra 1 e 2 km (molto superficiale). Un altro fattore determinante fu la natura dei terreni su cui sorge Lorca, perlopiù sedimenti alluvionali che provocarono un’amplificazione delle onde sismiche.
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Massima intensità registrata: VII grado nella scala EMS
Altro fattore che incise sull’entità dei danni fu la vulnerabilità degli edifici: come già accaduto in Italia a L’Aquila nell’aprile 2009 e anche in Umbria-Marche nel 1997, il terremoto colpì una zona ricca di edifici antichi.
Lorca è nota in Spagna per il suo patrimonio storico di chiese, conventi, per le antiche mura di difesa; tutto questo venne gravemente danneggiato dal sisma, come il Castello e la chiesa di Santiago. Anche gli edifici più recenti subirono seri danni, perché molti di essi erano stati costruiti prima dell’approvazione della normativa sull’edilizia anti-sismica, avvenuta negli anni ’70 e aggiornata nel 2002.
Geologia, cosa provocò il terremoto?
Secondo i sismologi spagnoli il sisma è stato il risultato dell’attività della faglia Alhama de Murcia, che ha una lunghezza di circa 85 km e passa proprio in prossimità della città di Lorca.
Questa faglia è oggetto di studi da molti anni, nota per la sua attività e per la capacità di generare terremoti. Si tratta di una faglia trascorrente, in cui cioè i due blocchi a contatto scorrono l’uno relativamente all’altro in direzione orizzontale.
Nella zona di Lorca tale faglia è però complicata dalla presenza di faglie minori con diversa direzione e da movimenti che avvengono anche in verticale, facendone un sistema di faglie piuttosto complesso e di più difficile comprensione.
Regione di Murcia, pericolosità sismica elevata
La regione di Murcia, così come tutto il sud della Spagna, è una delle zone sismicamente più pericolose della Spagna, dove cioè è più alta la probabilità che avvengano terremoti. L’area è infatti coincidente con la zona di collisione fra placca africana e placca eurasiatica.
Questa collisione, oltre a generare terremoti potenti, ha portato alla creazione della catena montuosa nota come Cordigliera Betica, che si estende da Cadice ad Alicante continuando poi, sotto il mare, fino alle Baleari. Lungo questa catena ci sono i picchi più alti della Spagna, che toccano i 3480 metri sulla Sierra Nevada, vicino Granada. Si tratta di un sistema montuoso legato all’orogenesi alpina, creatosi nello stesso periodo in cui si formavano le Alpi, di cui è la continuazione occidentale.
Lungo la Cordigliera Betica
Lungo la Cordigliera Betica si sono verificati alcuni tra i terremoti più devastanti per la Spagna: Almeria nel 1522, Torrevieja (Alicante) nel 1822, Arenas del Rey (Granada) nel 1884, Albolote (Granada) nel 1956. Il sisma di Lorca del 2011 è stato il peggiore (in termine di vite perse) da quello del 1956 ad Albolote. L’ultimo sisma a provocare morti era stato invece quello del 28 febbraio 1969 in Andalusia.
Una caratteristica della sismicità in Spagna, allo stesso tempo fortuna e disgrazia di questo paese, è la bassa frequenza dei terremoti. Eventi sismici con magnitudo anche molto alta avvengono con una frequenza più bassa rispetto ad altre aree del Mediterraneo come la Grecia o l’Italia meridionale ed appenninica.
Si tratta da una parte di una fortuna, ma allo stesso tempo anche di un problema: la minor frequenza dei terremoti fa sì che si tenda a sottovalutare il rischio sismico. Spesso l’effetto è quello di un allentamento della prevenzione, e fra la popolazione la mancanza di una memoria storica sui sismi del passato porta a non saper che fare quando si presenta un terremoto. Anche per questo in Spagna il lavoro di prevenzione, sia attraverso l’edilizia antisismica che con l’educazione della popolazione sui rischi geologici, è particolarmente importante.
Per approfondire
11 maggio 2011, tre anni fa il terremoto di Lorca in Spagna: ci furono 9 vittime
Lorenzo Pasqualini
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