In un’intervista a El País, realizzata dal corrispondente in Italia Daniel Verdú, il leader della Lega Matteo Salvini loda Isabel Ayuso, che l’altroieri ha ottenuto un trionfo elettorale alle elezioni regionali anticipate nella Comunità Autonoma di Madrid. “Abbiamo molti punti in comune con il Partido Popular di Ayuso”, afferma il leader della Lega intervistato dal giornale madrileno.
In Spagna la Lega viene etichettata dalla maggior parte dei giornali come “partito di ultradestra”, una etichetta che gli stessi giornali usano per indicare il posizionamento di Vox, mentre il Partido Popular viene indicato a volte come partito di destra (dai giornali di stampo progressista), altre volte come partito di centro-destra (da quelli di stampo conservatore). Nell’intervista, Matteo Salvini interviene anche su questo, negando di essere un leader dell’ultradestra e auto-definendosi come leader di un partito di centro-destra.
Nell’intervista Salvini si pronuncia anche sulle misure sanitarie presa dal governo di Isabel Ayuso, che hanno tenuto la regione su indici di contagio molto più alti rispetto al resto della Spagna per tutti i mesi dell’autunno, dell’inverno e della primavera: “Madrid non ha dati diversi da quelli di altre capitali europee con minore più restrittive”, afferma il leader della Lega. I dati però mostrano uno scenario diverso, con Madrid che resta ancora su livelli di contagio ben superiori a quelli di Roma, ad esempio, e dove le terapie intensive sono saturate da mesi con evidenti effetti negativi su tutto il sistema di protezione sanitaria.
Nell’intervista trova spazio anche il processo Open Arms: “rischio 15 anni di carcere, ma non ho paura”, afferma Salvini in merito al processo sul mancato sbarco dei migranti salvati dalla ONG spagnola. Processo nel quale Barcellona si è costituita parte civile.
L’intervista de El País a Salvini sulla vittoria di Isabel Ayuso
Matteo Salvini: “Tenemos muchas afinidades con el Partido Popular de Ayuso”
Matteo Salvini (Milán, 48 años), líder de la Liga, uno de los partidos que forman el Ejecutivo de unidad de Italia, está preparando un nuevo viaje. Esta vez el rumbo político mira hacia el centro. Se confiesa moderado y no le gusta que le llamen ultra.
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