
MADRID. Il Consiglio dei Ministri spagnolo ha approvato oggi l’indulto parziale ai nove leader indipendentisti catalani in carcere da anni per i fatti dell’autunno 2017, quando il governo catalano guidato da Carles Puigdemont tentò l’indipendenza unilaterale della regione. L’indulto era nell’aria da settimane, se ne parlava da fine maggio, e nelle intenzioni del governo serve a riportare in un alveo di normalità il dibattito sulla questione territoriale spagnola riguardante la Catalogna. I leader indipendentisti erano stati condannati a pene di oltre 10 anni.
Secondo il governo Sanchez la grazia ai nove politici catalani viene giustificata da “motivi di interesse pubblico” e ha l’obiettivo di aprire “una nuova stagione di dialogo” che ponga fine a oltre un decennio di scontri fra la Comunità Autonoma e lo stato centrale. Sanchez ha rimarcato più volte che gli indulti sono importanti per “la convivenza” e servono ad aprire una fase di “riconciliazione”. La stagione dell’autunno 2017 e mesi successivi aveva infatti creato profonde spaccature all’interno della società catalana, fra persone contrarie ed altre favorevoli all’indipendenza.
Nelle ultime settimane, da quando a fine maggio Sanchez ha confermato il progetto di grazia per i politici catalani in prigione, il governo di coalizione formato da socialisti e da Unidas Podemos ha visto una forte opposizione dei partiti della destra, dal PP a Vox, passando per Ciudadanos. Questi tre partiti hanno manifestato insieme contro il progetto di indulto domenica scorsa, 13 giugno, nella plaza Colón di Madrid. Secondo i partiti della destra la grazia ai leader indipendentisti non è altro che una mossa di Sanchez per assicurarsi l’appoggio in Parlamento del partito indipendentista ERC, il cui leader, Oriol Junqueras, è fra le persone in carcere. Si tratta inoltre, secondo le destre, di un “tradimento” agli spagnoli (il PP e Vox considerano i politici catalani secessionisti nientedimeno che “golpisti”).
D’altra parte la proposta di indulto ha ricevuto l’importante appoggio della Confindustria catalana e della Chiesa. Anche il presidente della Confindustria spagnola, Garamendi, ha affermato che “se la grazia contribuisce a che le cose si normalizzino, benvenuti siano gli indulti”.
Recentemente abbiamo parlato anche dell’appoggio mostrato agli indulti da parte dell’ex premier spagnolo Zapatero (Partito socialista). Si è mostrato invece inizialmente contrario l’ex premier socialista Felipe Gonzalez, che ha poi preferito il silenzio.
Ricordiamo poi l’editoriale del quotidiano britannico di stampo progressista The Guardian, che appoggia la grazia ai nove politici catalani come nuova stagione politica. “I movimenti separatisti catalani superarono i limiti nel 2017 – scriveva pochi giorni fa il prestigioso giornale britannico – combinando arroganza con opportunismo sconsiderato. La risposta eccessivamente autoritaria di Madrid, guidata a quel tempo dal primo ministro conservatore Mariano Rajoy, e dei giudici della Corte suprema, ha peggiorato le cose. Quattro anni dopo, il presidente Sánchez ha ragione a considerare la grazia come un passo necessario per garantire che non si ripeta più quella sequenza corrosiva di eventi”.
I giornali spagnoli
In questa giornata storica, andiamo a vedere le prima pagine dei giornali spagnoli nelle loro edizioni digitali (ore 15.20 del 22 giugno 2021).
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Lorenzo Pasqualini
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