MADRID. In Europa, in particolare in alcuni Paesi, dilaga la quarta ondata della pandemia di COVID-19. Germania e Austria stanno vivendo giorni drammatici, con decine di migliaia di contagi e centinaia di vittime ogni 24 ore. Anche la Romania, la Slovenia, i Paesi Bassi, la Repubblica Ceca vivono una situazione difficile. Al momento, la quarta ondata in Italia e Spagna è meno grave grazie alla miglior copertura vaccinale: il numero di contagi rispetto alla popolazione è più basso, ma si registra comunque – con l’avanzare dell’autunno – un aumento di casi in entrambi i Paesi. Sia in Italia che in Spagna, dove la percentuale di vaccinati sul totale della popolazione è maggiore rispetto alla Germania o all’Austria, i dati riflettono anche una minor pressione sulle terapie intensive. Come confermato dai dati ufficiali, è più difficile per chi è vaccinato sviluppare forme gravi della malattia COVID-19, e in terapia intensiva si trovano in maggioranza persone che non si erano vaccinate. La situazione mostra comunque un aumento del numero di casi, e sia in Italia che in Spagna ci si interroga su come evolverà la situazione nelle prossime settimane. In base a come evolverà la curva di contagi, potrebbero essere prese nuove misure.
Spagna
La situazione contagi in Spagna il 17 novembre 2021
In Spagna si registra un aumento di casi giornaliero: 6.667 nuovi contagi e 30 morti in 24 ore. L’incidenza di nuovi casi sale ancora fino ad arrivare a 96 casi ogni 100.000 abitanti in 14 giorni. Navarra e Paesi Baschi sono le regioni con l’incidenza maggiore. Secondo dati diffusi dal quotidiano spagnolo El Paìs, oltre il 60% delle persone che si trovano in terapia intensiva in questi giorni non si erano vaccinate contro la COVID-19. In alcune regioni, dove la situazione è più grave, si sta studiando l’ipotesi di introdurre un green pass per accedere ai luoghi del divertimento e dell’ozio serale, come i ristoranti.
Le vaccinazioni in Spagna il 18 novembre 2021
In Spagna il 79,2% della popolazione totale ha ricevuto due dosi del vaccino anti-Covid. Ormai molto vicina la soglia dell’80%. Ieri, 17 novembre, il premier spagnolo Sánchez ha annunciato che il personale sanitario e le persone con età compresa fra 60 e 69 anni riceveranno la terza dose del vaccino. Finora si stavano somministrando alle persone con più di 70 anni.
Italia
La situazione contagi in Italia il 17 novembre 2021
Il 17 novembre in Italia i nuovi casi rilevati in 24 ore sono 10.172: la curva contagi cresce e per la prima volta dall’8 maggio scorso si è saliti sopra quota diecimila contagi in un giorno. Il giorno prima, 16 novembre, i contagi erano stati 7.698. L’aumento di casi è iniziato a metà ottobre, quando ancora si registravano in media 2.500 nuovi casi al giorno. I numeri dell’epidemia in Italia tornano indietro di mesi, ma bisogna sottolineare che a maggio le vittime erano oltre 200 al giorno, oggi si registrano 72 decessi. I dati dimostrano che le persone vaccinate hanno meno probabilità di mostrare sintomi gravi della malattia COVID-19, e di finire in terapia intensiva per le complicazioni respiratorie.
Le vaccinazioni in Italia il 18 novembre 2021
Il 18 novembre del 2021 in Italia ha ricevuto due dosi il 76,9% della popolazione totale. Se si considera solo la popolazione in età vaccinabile, quindi sopra i 12 anni (al momento non vengono vaccinati contro il Covid i bambini sotto i 12 anni), la percentuale di vaccinati è dell’86,9%. Procede anche la somministrazione della terza dose, che al momento è stata ricevuta dal 5,7% della popolazione.
Lorenzo Pasqualini
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