Spagna, l’addio ad Almudena Grandes: “la scrittrice che si è rifiutata di dimenticare gli sconfitti del XX secolo spagnolo”

almudena grandes
Almudena Grandes è morta a Madrid il 27 novembre 2021, all’età di 61 anni.

MADRID. La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di sabato 27 novembre, commuovendo molti spagnoli ma anche tanti italiani: la scrittrice Almudena Grandes è morta all’età di 61 anni per un tumore. Era una delle più celebri scrittrici della letteratura spagnola attuale, nota anche per la sua partecipazione al dibattito politico del paese, con le sue colonne di opinione settimanali sul quotidiano El Paìs, e per il suo posizionamento politico a sinistra. In Italia era molto conosciuta ed apprezzata per i suoi libri.

Nata a Madrid il 7 maggio del 1960, esordì con “Las edades de Lulú” (1989), (“Le età di Lulù” in italiano), romanzo erotico che vinse il XI Premio La Sonrisa Vertical e che fu adattato a film l’anno successivo, nel 1990, dal regista Bigas Luna. Dopo il grande successo del primo romanzo arriverà nel 1991 “Te llamaré Viernes” (“Ti chiamerò Venerdì”, in italiano), poi nel 1994 “Malena, un nome da tango”, ed “Atlante di geografia umana” (1998). Nel 1997 Almudena Grandes riceve in Italia il Premio Rosone d’Oro per l’insieme delle sue opere, ed è la prima autrice spagnola a riceverlo. Altri romanzi che arriveranno in seguito sono “Gli anni difficili” (2002) e “Troppo amore” (2004).

L’impegno per la memoria storica della Spagna anti-franchista

A partire dal 2010 Almudena Grandes iniziò un grande lavoro di ricerca e documentazione molto approfondita sulla lotta clandestina della resistenza antifranchista nel dopoguerra spagnolo, per raccontare episodi rimasti in silenzio, tagliati fuori dalla narrazione dei mass media ufficiali e ignorati dalla storiografia. Da lì inizierà un ciclo di sei romanzi che la scrittrice denominerà “Episodi di una guerra interminabile”, in ricordo degli “Episodi nazionali” di Pérez Galdos, da lei molto ammirato. Questi racconti abbracciano un lungo periodo che va dal 1939 al 1964 ed alternano finzione e fatti reali.

Almudena Grandes riteneva fondamentale colmare il vuoto sulla memoria dei vinti della guerra civile spagnola, gli anti-franchisti, i repubblicani. Un silenzio dovuto in buona misura alla decisione della Spagna moderna, post-dittatura, di creare un nuovo paese a costo però di dimenticare le atrocità commesse dal franchismo sugli spagnoli che avevano lottato per la Repubblica. L’impegno di Almudena Grandes andrà avanti di pari passo con una forte connessione con il movimento di memoria storica che da anni in Spagna si batte per riscattare la memoria di quelle vittime.

La morte di Almudena Grandes sui giornali spagnoli

Questi i titoli dei grandi giornali spagnoli scelti per dare la notizia della morte di Almudena Grandes. El Paìs: “Muore Almudena Grandes, la scrittrice che ha romanzato l’epica dei perdenti”. Nel suo articolo il quotidiano madrileno, su cui Almudena Grandes scriveva da anni, scrive: “nessuno come lei ha avuto la forza e la costanza per dare, agli sconfitti del XX secolo spagnolo, l’epica letteraria che gli mancava”. El Mundo: “Muore a 61 anni Almudena Grandes, coscienza letteraria di una Spagna oltraggiata”. ElDiario.es: “Almudena Grandes, la scrittrice che si rifiutò di dimenticare”.

I funerali a Madrid

I funerali di Almudena Grandes si sono tenuti questa mattina in una Madrid spazzata da un forte vento freddo, presso il cimitero civile de La Almudena. Era stata lei a chiedere di essere portata lì, accanto a tre presidenti della repubblica spagnola, liberi pensatori, atei e sindacalisti del XIX secolo, leader della sinistra, repubblicani.

Presso il cimitero si erano riunite fin dalla mattina centinaia di persone, che hanno voluto salutare la scrittrice portando con sé una copia di uno dei suoi libri. Presenti al funerale anche membri delle associazioni di memoria storica che lottano da anni per far uscire dall’oblio le vittime repubblicane della guerra civile e della dittatura. Vittime cui Almudena Grandes aveva dato voce nei suoi ultimi libri. Immancabili anche le bandiere repubblicane spagnole, e quelle della squadra di calcio Atletico Madrid, per la quale la scrittrice tifava.

Anche le alte cariche del governo attuale, il premier Sánchez ed alcuni ministri, hanno salutato la scrittrice nella camera ardente allestita presso un tanatorio della capitale.

 

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Lorenzo Pasqualini

Madrid a El Itagnol
Giornalista italiano a Madrid, caporedattore di Meteored Italia e autore-fondatore del sito di informazione "El Itagnol - Notizie dalla Spagna e dall'Italia".