MADRID. Il 2021 in Spagna si è concluso con una notizia politica importante: la Comunità Autonoma della Castiglia e León andrà ad elezioni anticipate il 13 febbraio 2022. Il 2022 doveva essere un anno senza elezioni in Spagna, in vista delle politiche, delle amministrative e regionali del 2023, ma le cose sono cambiate con la caduta del governo regionale di coalizione, formato da PP e Ciudadanos (centro-destra).
Lo scioglimento del governo regionale è avvenuto a seguito di una decisione del PP, che tenterà così di giocare nuovamente la carta giocata lo scorso marzo 2021 nella Comunità Autonoma di Madrid dalla presidente uscente Isabel Diaz Ayuso. La Ayuso governava Madrid insieme a Ciudadanos, ma aveva convocato elezioni anticipate che vinse nel maggio 2021, riuscendo così a rafforzarsi a livello regionale. Da allora a Madrid il PP governa grazie all’appoggio dell’ultradestra di Vox, mentre Ciudadanos è uscito di scena per la perdita di consensi.
La rottura delle coalizioni locali tra PP e Ciudadanos riflette anche una crescente lontananza tra questi due partiti, che è diventata evidente nel marzo scorso. Il PP è inoltre sempre più radicalizzato e attento al voto conservatore che si sposta verso Vox, mentre Ciudadanos – secondo molto sondaggi e come dimostrato dalle ultime elezioni locali – è destinato a diventare probabilmente irrilevante nei prossimi mesi.
Le ultime notizie dalla Spagna
Il PP governava in Castiglia e León grazie a Ciudadanos. Nel 2019, infatti, il partito vincitore era stato il Partito Socialista (PSOE), che non aveva però abbastanza voti per governare in questa regione. Il PP si alleò con Ciudadanos, come del resto è avvenuto in molte altre regioni e comuni, permettendo la nascita di un governo regionale conservatore.
Per il PSOE le elezioni anticipate non sono una buona notizia: se il PP si affermasse con maggior forza in Castiglia e Leon, sarebbe una nuova sconfitta per il governo Sánchez dopo quella del maggio scorso, quando la Ayuso ha vinto a Madrid. Anche per questo Sanchez cercherà di lasciare questa campagna elettorale a livello locale, senza entrarvi, tentando così di lasciarla in secondo piano e toglierle peso. Per Ciudadanos queste nuove elezioni saranno probabilmente la certificazione finale del declino di questo partito, o almeno della fine di un ciclo, dopo la impressionante perdita di consensi degli ultimi tempi. Bisognerà vedere invece come andrà l’appoggio a Vox, partito dell’estrema destra emerso negli ultimi anni.
In Spagna ormai si vota ogni anno: è una novità che fa notizia
In Spagna fino a pochi anni fa le elezioni locali si svolgevano in blocco lo stesso giorno dell’anno, e le elezioni politiche nazionali avvenivano regolarmente ogni 4 anni. C’erano quindi anni interi senza eventi elettorali. Questo è andato avanti fino al 2015. Le cose iniziano a cambiare negli ultimi anni con la frammentazione dei partiti ed il ricorso sempre più frequente alle elezioni anticipate, sia a livello nazionale (basti ricordare le ripetizioni delle generali avvenute negli ultimi anni) sia a livello locale.
Nel 2021 per esempio non dovevano tenersi elezioni in Spagna, ma Madrid e Catalogna le hanno anticipate. Nel 2022 succederà la stessa cosa con la Castiglia e León. Arriverà poi il 2023, anno in cui si terranno elezioni municipali.
Lorenzo Pasqualini
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