MADRID. Il governo spagnolo guidato da Pedro Sánchez ha compiuto a gennaio due anni di esistenza. Non era per nulla scontato, visto che il primo governo di coalizione della storia recente spagnola è un esecutivo di minoranza. Ha attraversato una pandemia senza precedenti nell’ultimo secolo, in un quadro di politica interno infuocato come non si vedeva da tempo nel paese, dominato dalla “crispaciòn”. Il governo sperava in una ripresa economica dopo il tonfo dovuto allo stop per l’emergenza coronavirus, ma lo scoppio della guerra in Ucraina rende evidente che le cose andranno in altro modo.
“Arrivano tempi duri per la Spagna”
“Arrivano tempi duri – ha detto ieri il premier socialista – e senza dubbio ci saranno conseguenze sui prezzi“. Non sono buone notizie, visto che in Spagna già dalla scorsa estate si registrava una continua scalata verso l’alto del prezzo dell’energia elettrica. Sánchez ha aggiunto anche parole di ottimismo sul fatto che la crisi internazionale porterà a un rafforzamento della UE, ma certo il quadro attuale non invita a un grande ottimismo. Sanchez ha dovuto anche insistere sulla condanna all’invasione militare russa in Ucraina, dopo le divisioni interne, con il socio di coalizione Unidas Podemos che – seppur condannando fortemente l’attacco russo – ha criticato l’invio di armi da parte della Spagna come del resto hanno fatto anche gli altri paesi UE, perché costituirebbe un ostacolo alla via diplomatica.
Le parole del presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez
Secondo il leader del Partito Socialista spagnolo la guerra in Ucraina deve accelerare le grandi trasformazioni che restano da fare nella UE – riporta El Paìs in un articolo del 6 marzo – dal patto migratorio a una politica comune sul piano della sicurezza e soprattutto verso una autonomia energetica con la diversificazione delle fonti. “Il Governo ha poco più di due anni – ha aggiunto Sánchez – e in questo tempo c’è stata la peggior pandemia del secolo, ondate di maltempo come non avevamo mai visto (in riferimento alla tempesta Gloria del 2020 e alla tempesta Filomena del 2021), un’eruzione vulcanica (in riferimento al vulcano di La Palma), una crisi di rifugiati come quella dell’Afghanistan e ora una guerra nel continente europeo che minaccia decenni di pace”. “Molte cose crollano, non è un lavoro facile, ma cerchiamo di restare all’altezza e continuiamo a farlo”, ha aggiunto.
Nuovo record del prezzo dell’elettricità
Intanto in Spagna il prezzo dell’elettricità ha toccato oggi un nuovo record, a 544,98 euro MWh.
Lorenzo Pasqualini
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