Con l’arrivo del vaccino contro il Coronavirus ed una situazione sanitaria globale sempre meno precaria, ricominciare a viaggiare è uno degli obiettivi primari per migliaia di persone. Che si desideri farlo per svago oppure per ricongiungersi con un proprio caro, uscire dal proprio paese, seguendo basilari regole per un turismo sostenibile, sarà uno dei primi grandi passi verso il ritorno alla normalità. Probabilmente indosseremo le mascherine ancora per molto tempo e determinate accortezze saranno obbligatorie. In ogni caso, qualsiasi sia l’evoluzione di questo processo, la libertà di evadere fisicamente ed immergersi in una nuova cultura è sempre più tangibile.
L’isola di Formentera
L’isola di Formentera, nota per il suo mare cristallino e le sue spiagge rosate, si prepara ad essere uno dei luoghi che più verrà visitato nell’estate del 2022.Con 69 km di costa, non sarà difficile trovare il proprio angolo di paradiso lontano dalle altre persone ed evitare quindi assembramenti. Inoltre, da anni, le autorità dell’isola pongono un’attenzione sempre crescente verso un turismo sostenibile: auto, moto e bici elettriche sono sempre più diffuse. Raggiungere l’isola in maniera ecologica non è ancora possibile: infatti è necessario prendere un volo per la vicina isola di Ibiza e successivamente un traghetto per Formentera. Dalla scorsa estate, inoltre è vietato fumare in una delle spiagge più belle di Formentera, Playa de Es Pujols.
Se volete godere di un luogo sicuro, poco lontano dal Bel Paese e che si distingue per la bassa incidenza di casi di Coronavirus, Formentera è il posto giusto. Spiagge, passeggiate nel verde e le visite ai suoi monumentali fari, sono alcune tra le attività che potrete fare all’aria aperta ed in totale sicurezza. Un turismo sostenibile teso a salvaguardare noi stessi e l’ambiente che ci circonda, qui è possibile!
Le spiagge
Formentera vanta spiagge da far impallidire qualsiasi atollo remoto. La trasparenza delle sue acque è dovuta alla presenza della Posidonia Oceanica, una pianta endemica del Mar Mediterraneo che contribuisce a proteggere la costa da agenti inquinanti ed è allo stesso tempo nutrimento per i tanti organismi animali e vegetali che vivono al suo interno. Il tratto di spiaggia più esteso è quello di Migjorn, ovvero la costa rivolta a sud. Non immaginatevi però una lunga spiaggia chilometrica: qui troverete un alternarsi di calette e spiagge ognuna con differenti caratteristiche. Il primo tratto per esempio, denominato Cà Marì, è uno dei luoghi più tranquilli. Se invece cercate un localino dove attardarvi ad ammirare il tramonto, la spiaggia vicino al chiringuito Piratabus è quella che fa al caso vostro.
Imperdibile è poi la parte finale di Migjorn, quella che arriva alla meravigliosa Calò des Mort: una piccola spiaggia a forma di mezzaluna ed un tratto di mare che sembra una piscina naturale. Esattamente sul lato opposto a Migjorn è presente il litorale di Es Calò. Qui le spiaggette sono caratterizzate da piccole rocce che si prolungano verso l’accesso al mare. Se avete dei bambini piccoli questa è dunque la zona meno fruibile. Ma Es Calò vanta dei colori decisamente inusuali rispetto alle altre spiagge di Formentera: la presenza della roccia dona infatti sfumature inedite e totalmente differenti da quelle che potrete ammirare nelle altre splendide spiagge dell’isola.

La due spiagge più famose di Formentera restano però Ses Illetes e la “sorella” Playa de Levante. Entrambe si trovano all’interno del Parque Natural de Ses Salines, precisamente su una lingua di sabbia sfuggita al mare. Il loro carattere così effimero e la presenza dei numerosi residui corallini sul bagnasciuga (da qui il fenomeno della spiaggia rosa) le fanno essere le regine incontrastate delle spiagge di Formentera. Isolata e lontana dai soliti circuiti è invece la spiaggia di Cala Saona. Si trova ad ovest nell’isola ed è un punto perfetto, non solo per passare un’indimenticabile giornata al mare, ma soprattutto per ammirare il tramonto. Infine, per chi è alla ricerca della comodità, la lunga spiaggia di Es Pujols si rivelerà perfetta: numerosi bar e ristoranti a pochi passi dal mare faranno la felicità anche dei più pigri.
I circuiti verdi
Passeggiare per le strade di Formentera, respirare i suoi profumi ed ammirare il paesaggio, è una di quelle attività che vi farà apprezzare la vera natura di quest’isola. Lontano dalle spiagge esiste infatti un mondo rurale, fatto di antiche case di campagna e dolci caprette al pascolo nei campi. Prima di essere una celebre meta turistica, l’isola era un luogo in cui le giornate erano scandite dalla luce del sole. La coltivazione dei campi, dei vigneti e la produzione casalinga di alcuni prodotti alla base dell’alimentazione locale, erano le attività che si svolgevano regolarmente. Per immergervi in questo tempo passato, il Consell Insular di Formentera, ha creato una mappa con 32 circuiti verdi che permettono di esplorare l’isola in lungo ed in largo. Si suddividono in base alla difficoltà e alla lunghezza: vi basterà scegliere quello più adatto a voi e munirvi di un cellulare per scattare foto indimenticabili.
Uno dei sentieri più facili e quello che parte da Es Cap e conduce a Torrent de S’alga. Si tratta di una bella passeggiata di circa 2 km adatta anche ai bambini. Il sentiero conduce in una delle zone meno conosciute dell’isola, Torrent de S’alga appunto. La caratteristica di questo luogo, oltre agli scivoli utilizzati dai pescatori per tirare in secca le loro imbarcazioni, è sicuramente la particolare tecnica di essiccatura del pesce che tutt’oggi viene praticata in modo artigianale e naturale. Sui rami secchi del ginepro sabina (un tipo di pianta molto diffuso sull’isola) sono appesi i piccoli pesci che serviranno per dare vita al famoso “peix sec” de Formentera: uno degli ingredienti base dell’insalata locale, chiamata payesa. Dopo l’essiccatura, il pesce viene tostato sul fuoco, ridotto a piccoli pezzi ed infine conservato in barattoli di vetro con olio di oliva.

Il percorso più famoso è invece il Camì de sa Pujada, meglio conosciuto come il Camino Romano. Questa suggestiva passeggiata parte dal piccolo centro abitato di Es Calò e conduce ad uno dei punti più suggestivi di tutta l’isola: il Mirador. Ciò che potrete ammirare da questo luogo è facilmente intuibile.
Una visione dell’isola dall’alto vi permetterà di godere della sua estrema bellezza. Ma non sarà solo la “vetta” a regalarvi una splendida veduta; l’intero percorso che costeggia il mare offre scenari da cartolina.
Molti dei percorsi presenti sulla mappa, che potrete richiedere all’ufficio del turismo oppure consultare sul web, sono percorribili anche in bicicletta. Che scegliate quella con pedalata assistita oppure siate impavidi sportivi amanti delle bici Mtb, i circuiti verdi di Formentera sazieranno ogni vostra curiosità.
I fari di Formentera
Formentera vanta tre fari sul suo territorio. Il primo, quello meno affascinante e di modeste dimensioni si trova al porto di La Savina. Lo vedrete al momento del vostro arrivo e della vostra partenza ma non vi resterà nel cuore come gli altri due. Se volete infatti emozionarvi al cospetto di un colosso, il faro di Cap De Barbaria e quello di La Mola, vi lasceranno senza parole.
Il faro di Cap de Barbaria si trova nell’omonima località e sorge ad ovest dell’isola. Per raggiungerlo, una volta lasciato il vostro mezzo nell’apposito parcheggio, dovrete fare una suggestiva passeggiata di circa 2 km. Immersi nel silenzio dell’isola e contornati da un paesaggio brullo che, con l’avvicinarsi al faro, diventa quasi lunare, arriverete proprio davanti al famoso faro. Alto circa 18 metri si staglia fiero davanti alle coste africane. L’origine del suo nome è controversa: pare che berberi, venissero chiamati i popoli che, provenienti dalle coste della grande madre Africa, tentavano di conquistare l’isola. Poco distante dal faro troverete anche un’ampia apertura nella roccia che vi permetterà di scendere nelle viscere della terra. Grazie ad un’apposita scaletta vi addentrerete nel cuore dell’isola per ammirare il mare da un punto di vista davvero unico.
Il faro di La Mola si trova invece sulle scogliere più alte di tutta Formentera. Potrete raggiungerlo con il vostro mezzo e, se non vi scoccia alzarvi presto la mattina, vi suggeriamo di venire qui ad osservare l’alba. Grazie alla sua ubicazione, è il punto migliore per vedere il sole che nasce: ammirando l’alba inizierete la vostra giornata con un’energia indescrivibile.

Le torri di avvistamento
Formentera ospita 4 torri di avvistamento, utili in passato per difendersi dai nemici che spesso depredavano l’isola. Edificate tra il XVI ed il XVII secolo, sono la tangibile testimonianza di un passato burrascoso. La piccola isola, infatti, era spesso attaccata da pirati: attratti dalla sua posizione strategica tra Spagna ed Africa, si doveva difendere da incursioni poco gradite. Le torri di avvistamento servivano non solo come deterrente verso il nemico, ma anche come base per avvertire la vicina e più grande Ibiza. L’isola maggiore a quel tempo utilizzava spesso le risorse di Formentera e, dunque, la tutela di quel territorio, era sicuramente nei suoi interessi.
Le torri di avvistamento hanno tutte un’architettura molto simile: di forma tronco conica, alla loro base ospitavano una polveriera e l’entrata era sempre situata al secondo livello. La scelta di porre un accesso poco fruibile era dettata sempre da questioni di sicurezza. Purtroppo, ad eccezione della torre des Pi de Català, nessuna è visitabile internamente. Quest’ultima, che si trova nel suggestivo litorale di Migjorn ed è facilmente raggiungibile come una bella passeggiata tra strade sterrate e ricche di sapore, è stata oggetto di un interessante restauro avvenuto nel 2016.
L’opera, a cura dell’architetto formenterense Maria Castellò, consta di un sapiente intervento stilistico teso a dare nuova vita ad un posto che era stato abbandonato. La torre, innanzitutto, è stata ripulita dalle sgradevoli scritte a bomboletta che ne deturpavano la bellezza delle pietre a vista. Successivamente si è intervenuto solo nelle parti che richiedevano un intervento strutturale. Il restauro ha dato vita ad un intervento stilistico decisamente contemporaneo ma in linea con il carattere antico della struttura: l’utilizzo dell’acciaio Corten in contrapposizione alle pietre originali, ben si integra nell’aspetto complessivo dell’opera. Senza snaturare l’identità della torre, si è dato vita ad un’opera ora ammirabile da tutti.

Le altre torri si possono ammirare solo dall’esterno ma, il tragitto per raggiungerle, è quello che rende affascinante questo tipo di escursioni. Una delle passeggiate più belle è quella che vi porterà alla Torre di Punta Prima. Il panorama che potrete ammirare è uno dei più belli di tutta Formentera: sarete su un’ampia e altissima scogliera dove poter ammirare da una parte Ibiza e, dall’altra, la punta nord dell’isola ove sorge la località di La Mola.
La torre des Garroveret si trova invece vicino al faro di Cap de Barbaria. Questa torre era una delle più importanti nel sistema difensivo dell’isola: permetteva infatti di scorgere le incursioni navali del popolo africano, un tempo uno dei più bellicosi verso l’isola di Formentera. Data la sua vicinanza al faro, potrete unire le due visite in un’unica escursione.
La torre di Sa Gavina serviva per difendere la parte ovest dell’isola. Si trova infatti tra la zona di Can Marroig e quella di Cala Saona. Venne costruita nel 1763 ed ha un diametro di 12 metri per un’altezza di 9. In alta stagione è consigliato di scegliere un orario consono per la visita delle torri: di prima mattina o verso sera. Le temperature estive di Formentera non permettono lunghe passeggiate sotto il sole. Se volete regalarvi una vacanza sostenibile ed in armonia con la natura, Formentera è il posto giusto per voi. Passeggiate, escursioni e bagni in un mare limpido, vi aspettano nella piccola isola dove splende sempre il sole.
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