L’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona ed il Centre de la Memoria del Born della Città di Barcellona, presentano un ciclo di eventi dedicato ad una delle figure centrali della letteratura del XX secolo italiana e mondiale ed uno dei principali testimoni della Shoa, Primo Levi. La manifestazione, patrocinata dal Centro Internazionale di Studi “Primo Levi” di Torino, si svolgerà secondo il programma che si può leggere a questo link, ed è stata inaugurata il 5 maggio 2022 presso il Centro del Born, alla presenza delle massime autorità cittadine ed italiane a Barcellona.
L’#IICbarcellona e il @ElBornCCM vi invitano all’inaugurazione del ciclo di attività commemorative “Primo Levi: Il testimone, lo scrittore, lo scienziato” in collaborazione con il Centro di Studi Internazionali Primo Levi.
🗓️ 5 maggio
⏰ore 18
📍 #BornCCMhttps://t.co/S9N1OJt9TX— Istituto Italiano di Cultura di Barcellona (@IICBarcellona) May 4, 2022
Primo Levi è, attraverso la sua scrittura, un testimone fondamentale dell’esperienza della deportazione degli Ebrei nei campi nazisti. La sua posizione di eccezionale rilievo nella letteratura testimoniale, oltre alla qualità letteraria della sua opera, si fonda sull’esperienza diretta che riporta in modo inoppugnabile il punto di vista del testimone. L’opera di Levi, inoltre, al di là del resoconto immediato di “Se questo è un uomo”, si snoda e si sviluppa nel corso della sua intera esistenza che diventa essa stessa impegno di comprensione e testimonianza attiva, vissuto attraverso i paradossi e le difficoltà della trasmissione dell’esperienza sia nel tempo della memoria sia alle differenti generazioni.
⏳ 3, 2, 1… #AvuialBorn donem el tret de sortida al cicle ‘#PrimoLevi. El testimoni, l’escriptor, el científic’.
📍Tindrà lloc a #ElBornCCM fins al 26 de juny.#memòria pic.twitter.com/SiWYmBj5BH
— El Born CCM (@ElBornCCM) May 5, 2022
La professione di chimico svolse un ruolo importante nella vita e nell’opera di Levi: il suo mestiere lo aiutò a sopravvivere ad Auschwitz-Birkenau e gli fornì uno degli strumenti degli scienziati, il distanziamento, che rese possibile l’osservazione e, più tardi, nella mediazione della scrittura, la riflessione e l’analisi. Infine, sarà ricordato ed analizzato il ruolo che ebbe la passione per la montagna e l’arrampicata, praticate durante tutta la vita, sia nella formazione del suo carattere sia nell’elaborazione della sua drammatica esperienza nei Lager.
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