
MADRID. Dal 13 giugno del 1982 fino all’11 luglio dello stesso anno si tennero in Spagna i Mondiali di Calcio maschile, 12° edizione del mondiale organizzato dalla FIFA. Quella coppa del mondo viene ricordata in modo speciale in Italia, perché la nazionale italiana vinse il suo terzo mondiale; era dal 1938 che non succedeva. Per la Spagna fu il primo grande evento internazionale in cui il paese poteva mostrarsi al mondo dopo i quasi 40 anni di dittatura franchista, e dopo il difficile periodo della Transizione. Per l’occasione vennero fatti dei lavori a Madrid, e in altre città. Il Mondiale venne infatti ospitato in molte città spagnole. Ecco i segni lasciati dal Mondiale di calcio a Madrid.
I segni lasciati dal Mondiale di calcio a Madrid: la torre delle telecomunicazioni, nota come “el Pirulì”
Uno dei segni più evidenti lasciato dai Mondiali di 40 anni fa è la Torre della televisione, nome ufficiale “Torrespaña”, conosciuta dai madrileni come “il Pirulì”. Questa torre delle telecomunicazioni venne inaugurata il 7 giugno del 1982, pochissimi giorni prima dell’inizio dei Mondiali, e si trova tra la calle de O’Donnell e la calle del Alcalde Sainz de Baranda, vicino alla circonvallazione M-30. Ancora oggi si trovano qui le installazioni della RTVE, la Radio-TV di stato spagnola. Raggiunge un’altezza di 235 m.
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Il Palacio de los Congresos e l’orologio dell’82
Di fronte allo stadio Santiago Bernabéu, il grande stadio del Real Madrid che si trova in piena ristrutturazione in questo 2022 e che l’11 luglio 1982 accolse a finale vinta dall’Italia, si trova il Palacio de Congresos. Si trova lungo il Paseo de la Castellana al numero 99 ed è ben riconoscibile per il grande murales di Joan Miró. Questo edificio era stato inaugurato nel 1970 e venne usato per altri eventi internazionali, ma nel 1982 si trasformò nel palazzetto della stampa.
Qui, all’altro lato del grande Paseo de la Castellana, si trovava quindi il centro stampa internazionale, dal quale trasmettevano giornalisti e televisioni di tutto il mondo. Proprio di fronte all’edificio si trova ancora un resto del Mondiale 1982: un orologio, oggi non funzionante, che segnava l’ora di tutti i paesi partecipanti al torneo, tra cui anche l’Italia.
La passerella sulla Castellana, poi spostata
Un’altra infrastruttura dei Mondiali del 1982 rimasta a Madrid, anche se spostata di luogo, è la passerella di metallo che permetteva il collegamento pedonale dal Palacio de Congresos allo stadio. Attraversava il Paseo de la Castellana permettendo di muoversi rapidamente. Costò circa 60 milioni di pesetas, e una volta terminato il Mundial venne smontato e usato per attraversamenti pedonali in altre zone della città. Un pezzo si trova sull’autostrada A3 e collega i quartieri di Moratalaz e Vallecas. Un altro pezzo scavalca la superstrada di Colmenar (M-607) fra l’Hospital Ramón y Cajal e la colonia Mirasierra.
Il Santiago Bernabéu oggi è diverso, e sta cambiando ancora
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