MADRID. Il presidente del governo di Spagna, Pedro Sánchez, è stato proclamato domenica scorsa nuovo leader dell’Internazionale Socialista, l’unione mondiale dei partiti di ispirazione socialista costituitasi nel 1951 e che viene considerata l’erede della Seconda Internazionale formatasi nel 1889 a Parigi. Nel suo intervento, Sánchez ha detto di voler “rafforzare la voce” della socialdemocrazia di fronte alle sfide mondiali e a continuare a “replicare correttamente le offensive del liberalismo e del nazionalismo reazionario” .
Sánchez diventa il primo spagnolo a guidare l’Internazionale Socialista
Sánchez ha rafforzato il suo profilo internazionale diventando ufficialmente il primo presidente spagnolo di questa organizzazione, che riunisce 132 partiti socialdemocratici, socialisti e laburisti di tutto il mondo. La proclamazione è avvenuta durante la chiusura del XXVI Congresso dell’Internazionale Socialista (SI). Dopo 16 anni di presidenza, il greco George Papandreou, 70 anni, continua come presidente onorario mentre l’elezione della ghanese Benedicta Lasi a nuovo segretario generale apre per la prima volta la SI all’Africa. Fanno parte della SI anche il Partito Socialista francese ed il PSI, il Partito Socialista Italiano.
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