
MADRID. Il problema delle liste d’attesa infinite nella sanità pubblica è di attualità sia in Italia che in Spagna. Fiaccati dal lungo periodo della pandemia e da croniche carenze di finanziamenti, di organico, e strutturali, i sistemi pubblici sanitari dei due paesi mostrano in queste settimane tutta la loro difficoltà. In Spagna adesso la situazione ha portato a una serie di mobilitazioni del mondo dei lavoratori della salute pubblica, appoggiate da una parte della popolazione.
Le mobilitazioni sono iniziate a Madrid, regione molto ricca in termini di PIL pro capite dove però le scelte dei governi regionali (ininterrottamente guidati dal Partito Popolare da quasi quattro decenni e attualmente guidata da Isabel Diaz Ayuso, che qualcuno ha definito “la Meloni spagnola”), hanno portato al minor numero di medici di famiglia per abitante e liste d’attesa lunghissime specie nel settore dell’assistenza primaria di base, quella degli ambulatori di quartiere e dei medici di famiglia. Le scelte del Partito popolare, che ha applicato politiche al 100% neo-liberiste, con un modello misto pubblico-privato, è oggi fortemente criticato dalla “nuova marea bianca”, un movimento che scende in piazza per chiedere una “sanità pubblica al 100%, universale e di qualità”.
Sanità pubblica, a Madrid cresce la protesta contro il governo regionale di Isabel Diaz Ayuso
Il 13 novembre scorso una grande manifestazione a Madrid con centinaia di migliaia di persone
Le organizzazioni che hanno convocato il corteo del 13 novembre a Madrid, che ha portato in piazza centinaia di migliaia di persone, parlano di “un piano di distruzione dell’Assistenza Primaria” nella regione madrilena. La Comunità Autonoma di Madrid, una delle più ricche della Spagna e la regione con il maggior PIL pro capite, è anche quella con il minor tasso di medici di famiglia per abitante, con il minor investimento in Assistenza Primaria di tutta la Spagna e quella con il minor numero di centri di salute ambulatoriali (dove si trovano i medici di famiglia) per ogni 100.000 abitanti, denunciano gli organizzatori.
Sanità pubblica, la protesta si allarga ad altre regioni della Spagna
Adesso la protesta si allarga anche ad Andalusia, Catalogna, Cantabria, Estremadura, Murcia, Valencia. Si prevedono settimane di nuove mobilitazioni.
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