Il 15 dicembre a Madrid un’opera teatrale sulla vita di Giovanni Falcone, nel 30° anniversario della strage di Capaci

falcone madrid

Giovedì 15 dicembre alle 18h30 andrà in scena presso il teatro della Scuola Italiana di Madrid il monologo teatrale “BUM ha i piedi bruciati”, di e con Dario Leone, sulla vita di Giovanni Falcone. L’evento è organizzato dall’associazione Italia Altrove in collaborazione con la Scuola Statale Italiana e con il patrocinio della Fondazione Falcone.

Lo spettacolo è liberamente ispirato al libro di Luigi Garlando “Per questo mi chiamo Giovanni”. Adatto anche ai ragazzi a partire dai 12 anni, il monologo va in scena a 30 anni dalla strage di Capaci del 1992, nel quale la mafia uccise Giovanni Falcone.

Lo spettacolo “Bum ha i piedi bruciati” a Madrid

“Bum ha i piedi bruciati” è un monologo teatrale, scritto diretto e interpretato da Dario Leone, che narra la storia di Giovanni Falcone – la sua vita di magistrato caparbio e inarrestabile che ha pagato con la vita il desiderio di giustizia, la sua lotta testarda e rivoluzionaria contro la mafia – e insieme ad essa una delle pagine più tragiche e buie della storia recente d’Italia. Per la grande emozione che suscita nel pubblico e la particolare efficacia del suo contributo alla diffusione della cultura della legalità, lo spettacolo si è guadagnato il rarissimo patrocinio della Fondazione Falcone, presieduta da Maria Falcone, sorella del magistrato.

Falcone era una persona allegra, ironica, innamorata della vita e della libertà. Da qui prende le mosse l’interpretazione di Leone, in un crescendo di narrazione che mette in luce gli aspetti più intimi e quotidiani, gli entusiasmi, le intuizioni, le difficoltà dell’uomo prima che
del magistrato, offrendo una chiave di lettura empatica, coinvolgente, rivolta a un pubblico di tutte le età: agli adulti, che ne hanno memoria e si troveranno a scoprire particolari sconosciuti, ai più giovani che potranno conoscere e rivivere i momenti che hanno portato a
uno degli avvenimenti più drammatici nella storia del nostro paese.

Liberamente ispirato al libro per ragazzi “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando, lo spettacolo è frutto di un lungo e accurato lavoro di studio durato mesi, basato su scritti, interventi, articoli, interviste, testimonianze di e su Giovanni Falcone, approfondendo diversi aspetti tecnici e aneddotici della storia pubblica e personale del magistrato e del metodo innovativo e rivoluzionario da lui ideato per combattere la mafia, utilizzato ancora oggi in tutto il mondo per contrastare la criminalità organizzata.

La vicenda è narrata attraverso gli occhi di un giovane padre palermitano, un piccolo negoziante il cui vissuto personale, la nascita del figlio, il lavoro in negozio, l’impotenza e lo sconforto di fronte al dilagare della criminalità organizzata che lui vede diffondersi lenta e
silenziosa, inevitabilmente si intreccia agli episodi più eclatanti della vita del magistrato. Bum è un orango di peluche, il giocattolo preferito del figlio: assieme a lui la storia si snoda alternando leggerezza e profondità, senza rinunciare a sorridere. Tecnica e magia si
fondono in uno spettacolo intenso, emozionante, appassionato, che colpisce diritto al cuore.

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La narrazione è arricchita da una scenografia essenziale ma di grande impatto, con elementi mobili che assumono di volta in volta valenze diverse, trasformandosi in strade, palazzi, spiagge, aule di tribunale… così come le idee e le intuizioni di Falcone si trasformarono
in efficaci strumenti di lotta alla mafia.

Nato da una co-produzione con il Teatro delle Vigne di Lodi, allora diretto da Piera Rossi, e arrivato alla sua quinta stagione, purtroppo bruscamente interrotta dalla pandemia, lo spettacolo ha girato numerose scuole e teatri, con quasi 100 rappresentazioni in Italia e all’estero, in Germania e in Belgio (dove è stato richiamato 4 volte, tra cui al Teatro del Consolato Italiano a Bruxelles, in occasione della 80esima ricorrenza della nascita di Falcone), mentre è stata sospesa a data da destinarsi la tournée prevista nel 2020 in Inghilterra.

A ulteriore testimonianza del suo impegno civile, Dario Leone è stato chiamato a mettere in scena una riduzione del monologo in occasione degli Stati Generali della Lotta alle Mafie organizzati dal Ministero della Giustizia (Milano, novembre 2017).

L’attore Dario Leone

Dario Leone è un attore teatrale e cinematografico. In campo teatrale, dal debutto come professionista nel 2008 in Cirano di Bergerac, diretto da Corrado d’Elia, ha calcato le scene con diversi spettacoli in molti teatri italiani. Nel 2016 interpreta, come unico attore del cast, il ruolo del Pascià Selim ne Il Ratto del Serraglio di Mozart al Teatro alla Scala di Milano. In campo cinematografico ha recitato come protagonista in cortometraggi, webserie e lungometraggi. Nel 2013 è miglior attore protagonista al contest “Immagine del Suono” di Roma, per l’interpretazione nel cortometraggio Perché si muore.

Nel 2014 è protagonista del film Star System vincitore della sezione “Science Fiction” al San Francisco Film Award 2015 e selezionato al “Fantafestival 2015” di Roma. Nel 2016 è tra i protagonisti del film Le Guerre Horrende, di Luca Immesi e Giulia Brazzale, premiato col Leone di Vetro alla 73esima mostra del Cinema di Venezia e in concorso per i David di Donatello 2019, è stato indicato tra i migliori film del 2018. Nel 2020 è protagonista del corto Verdiana, con Erica del Bianco e Angela Finocchiaro, con la supervisione artistica di Silvio Soldini, attualmente in concorso in vari festival, tra i quali il prestigioso “Cortinametraggio”.

È nel cast del nuovo film di Silvio Soldini, dal titolo provvisorio 3/19, le cui riprese sono in corso in queste settimane. La sua lunga esperienza gli ha permesso di approcciare con successo negli ultimi anni anche i panni di autore e regista, come nel caso dello spettacolo qui presentato.

Lo spettacolo a Madrid, il 15 dicembre 2022

Bum ha i piedi bruciati – Monologo sulla vita di Giovanni Falcone di e con Dario Leone, luci e scene di Massimo Guerci. L’evento si terrà giovedì 15 dicembre 2022, alle 18,30 nel teatro della Scuola Statale Italiana, Calle Agustín de Betancourt 1. L’ingresso é gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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