Il 6 dicembre la Spagna celebra la sua Festa della Costituzione, per ricordare l’anniversario del referendum del 6 dicembre 1978, nel quale gli spagnoli ratificarono il testo costituente che era stato redatto dalle forze politiche, in un paese appena uscito dalla lunga dittatura di Franco. Il 6 dicembre è festa in Spagna, e segna la fine del lungo periodo di dittature che ha sconvolto il paese nel XX secolo, con la vittoria della democrazia e l’inizio dell’attuale fase di stabilità democratica. È una festa che trova maggior consenso e unità tra gli spagnoli rispetto ad esempio al 12 ottobre, ex giornata della ispanità, che ancora oggi suscita malumori in una parte degli spagnoli.
A 44 anni di distanza da quel referendum, nel quale l’88% dei votanti disse ‘sì’ alla Costituzione, la situazione politica spagnola è segnata da una forte divisione tra partiti. La grave spaccatura tra il blocco del centro-sinistra e quello del centro-destra, che va avanti da anni, ha portato alla paralisi del Potere Giudiziario, perché non è stato possibile eleggere il nuovo CGPJ, il CSM spagnolo. Lo stallo va avanti da anni e non accenna a risolversi. Il 2023 sarà un anno elettorale, con elezioni amministrative, regionali, e politiche, e difficilmente ci si può aspettare una distensione a breve.
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Lorenzo Pasqualini
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