Grave incendio in Spagna, in fumo 4000 ettari. Sánchez: “non c’è spazio per chi nega la crisi climatica”

Un vasto incendio divampato giovedì 23 marzo sta devastando migliaia di ettari di territorio nella Comunità Valenciana, in Spagna. Da giorni le unità di pompieri e brigate antincendio lottano contro le fiamme nella provincia di Castellón, cercando di impedire che il fronte del fuoco raggiunga il Parco Naturale della Sierra de Espadán, un luogo dove ci sono diverse sugherete. Lunedì 27 marzo i lavori proseguono, e si stima che le fiamme abbiano già bruciato quattromila ettari di territorio.

Vasto incendio in Spagna a fine marzo, quattromila ettari in fumo

L’incendio è divampato giovedì scorso presso Villanueva de Viver, un paese della comunità valenciana molto prossimo al confine con l’Aragona. Inizialmente sono state evacuate millecinquecento persone. Domenica sono tornate a case alcune centinaia di persone che erano state evacuate in piccoli paesi situati nell’area dell’incendio, a non molta distanza da Valencia, e situati anche in Aragona. Il forte vento ha alimentato le fiamme nel fine settimana, estendendo sempre più l’area colpita.

L’incendio sarebbe stato causato da alcune persone, forse involontariamente per le scintille di un decespugliatore. Si sta investigando sull’accaduto. Quello che risulta evidente è che a favorire l’espansione dell’incendio c’è l’abbandono delle campagne, la scarsa manutenzione del bosco, e l’evidente situazione di siccità che sta colpendo la Spagna da più di un anno.

Il presidente Sánchez in visita nelle aree colpite: “non c’è spazio per i negazionisti del cambiamento climatico”

Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, ha visitato le aree colpite dall’incendio questa mattina, ed ha mostrato la solidarietà del governo alle persone evacuate e agli agenti antincendio, alcuni dei quali sono risultati feriti in modo lieve nel pomeriggio di domenica quando il forte vento di ponente ha alimentato le fiamme.

Il premier ha poi aggiunto una riflessione sul fatto che “inizia ad essere sempre più abituale” che si formino incendi all’inizio della primavera, molto prima dell’estate e della stagione abituale in cui si originano solitamente.

Secondo quanto riporta EuropaPress, Sanchez ha aggiunto che tutto questo è collegato all’emergenza climatica, che “non è un emergenza futura ma già attuale”. Il premier spagnolo ha poi aggiunto: “non c’è spazio per il negazionismo, e non si può essere neutrali con i negazionisti” del cambiamento climatico. 

In arrivo in Spagna temperature quasi estive dopo un marzo di anomalie termiche

Intanto la Spagna si appresta a vivere una situazione meteorologica molto particolare, con temperature massime estive nel sud e nell’est del paese, e valori più proprio di un mese di maggio in molte altre parti del paese. Il paese vive anche una grave situazione di siccità.

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Lorenzo Pasqualini

Madrid a El Itagnol
Giornalista italiano a Madrid, caporedattore di Meteored Italia e autore-fondatore del sito di informazione "El Itagnol - Notizie dalla Spagna e dall'Italia".