Spagna, è il giorno della mozione di sfiducia presentata dall’estrema destra di Vox per far cadere il governo Sánchez

MADRID. Oggi, martedì 21 marzo 2023, inizia nel Congresso dei Deputati di Madrid il dibattito per la mozione di sfiducia al Governo Sánchez, presentata dall’estrema destra di Vox. Con questa mozione, il partito spagnolo tenterà di far cadere l’attuale governo di sinistra, nonostante i numeri dimostrino che è un tentativo senza possibilità di successo. Il Partito popolare (PP), principale partito tradizionale della destra spagnola, si asterrà, e Vox non ha abbastanza voti per vincere questa sfida. Non sarebbero stati sufficienti neanche con un fronte comune tra PP e Vox.
Mozione di sfiducia in Spagna, l’estrema destra di Vox tenta senza speranze di far cadere il governo
Il partito Vox, forza politica amica di Fratelli d’Italia, il partito dell’attuale premier italiana Giorgia Meloni, ha 52 deputati, ottenuti alle ultime elezioni generali del novembre 2019, troppo pochi in confronto ai 350 del Congresso. Servirebbero 176 voti a favore per far cadere il governo attuale.
La mozione quindi – salvo colpi di scena eclatanti – non avrà la maggioranza e il governo Sánchez potrà continuare a governare il paese fino alla data delle elezioni, che sono previste nell’autunno del 2023. Secondo alcuni analisti la mozione è una carta giocata da Vox per cercare di rilanciarsi in vista dell’anno elettorale, con elezioni municipali e regionali a fine maggio e generali in autunno. Non tutti sono però sicuri dell’efficacia di questa scelta, visto che si tradurrà probabilmente in una cocente sconfitta parlamentare.
Un ex leader del Partito Comunista di Spagna è il candidato di Vox in caso di vittoria
Il partito di ultradestra Vox ha candidato un’ex comunista per la presentazione della mozione di sfiducia. Si tratta dell’economista Ramón Tamames, 89 anni, ex dirigente del Partito Comunista di Spagna, che ha poi virato completamente di posizione politica. La formazione spagnola, quindi, etichettata da alcuni analisti come “neo-franchista”, giocherà la carta della mozione di sfiducia con un ex dirigente comunista anti-franchista, un dato piuttosto curioso che ha sorpreso molti.
Secondo il regolamento spagnolo, il candidato di una mozione di sfiducia diventa automaticamente presidente del Governo in caso di vittoria. Questo è quanto accadde nel 2018 quando il socialista Pedro Sánchez vinse la mozione di sfiducia contro Rajoy, portando alla caduta del governo di destra del PP. Se la mozione del 21-22 marzo andasse in porto, Ramón Tamames diventerebbe il nuovo presidente del Governo.
Prima dell’intervento di Ramón Tamames, è intervenuto in Parlamento il leader di Vox, Santiago Abascal, che ha fatto un appello al PP affinché voti “contro i deliri di Sanchez” e la sua “legislatura suicida”. Sanchez ha risposto alle parole di Abascal criticando “l’odio” di Vox ed ha accusato il PP di astenersi invece di votare contro, allineandosi così con l’estrema destra.
La mozione di sfiducia in Spagna: ha portato al potere Pedro Sánchez nel 2018
Nel 2018 una mozione di sfiducia presentata dal Partito Socialista (PSOE) di Pedro Sanchez, contro il governo Rajoy del PP, portò alla caduta del governo di destra. Il PP era appena uscito da una serie di pesanti sentenze della magistratura che riguardavano la sua cupola e sfioravano lo stesso presidente Rajoy. Dopo quella vittoria Pedro Sanchez governò dal 2018 al 2019 con un governo monocolore socialista, prima delle elezioni del novembre 2019 dalle quali uscì l’attuale governo di coalizione.
Dal 1980 ad oggi ci sono state 6 mozioni di sfiducia in Spagna
Dal 1980 ad oggi ci sono state sei mozioni di sfiducia in Spagna, quattro delle quali negli ultimi sette anni. Nel 2017 un’altra mozione era stata presentata da Podemos, ma fallì. Nel 2020 Vox aveva già tentato di far cadere il governo Sánchez, senza però riuscirci.
Il dibattito parlamentare in diretta
Moción de censura, en directo | Última hora del debate y señal de TV
El Congreso ha tumbado la moción de Vox con 53 votos favorables, 201 en contra y 91 abstenciones El debate de la moción ha puesto al PP en el centro de las críticas y ha servido para unir a Pedro Sánchez y Yolanda Díaz El Congreso ha rechazado este miércoles la segunda moción de Vox contra el presidente del Gobierno, Pedro Sánchez, con 53 votos favorables, 201 en contra y 91 abstenciones.
Lorenzo Pasqualini
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