Spagna, la mozione di sfiducia di Vox – la seconda in tre anni – non passa ed ha un effetto inaspettato, ricompattando il governo intorno alle figure del socialista Pedro Sanchez e di Yolanda Diaz, che tra pochi giorni presenterà i suo progetto politico per le elezioni 2023.

MADRID. Non ci sono state sorprese nel Congresso dei Deputati di Madrid: la seconda mozione di sfiducia presentata in tre anni dal partito di estrema destra spagnolo, Vox, contro l’attuale governo di coalizione PSOE-Unidas Podemos guidato da Pedro Sánchez, non ha avuto successo. La mozione, iniziata ieri con gli interventi e finita oggi con la votazione, avrebbe dovuto – nelle intenzioni di Vox – far cadere il governo di sinistra, ma era chiaro già dall’inizio che la missione sarebbe stata praticamente impossibile.
Vox aveva dalla sua soltanto 53 voti, quelli dei suoi deputati, mentre il Partito Popolare di Alberto Núñez Feijóo ha scelto di astenersi. La mozione non è passata, e il governo può continuare ancora per diversi mesi (salvo colpi di scena), fino alle elezioni generali di autunno.
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Spagna, la mozione di sfiducia apre la campagna elettorale del 2023
Il fatto che la mozione di sfiducia preveda costituzionalmente una serie di interventi in Parlamento, ha permesso al presidente Sanchez e alla vicepremier Yolanda Diaz di parlare in diretta Tv, mostrandosi uniti come rappresentati del governo e della coalizione di sinistra, e mostrando unità di fronte alle destre.
Gli interventi si sono trasformati in una sorta di inaugurazione della campagna elettorale, una campagna che sarà lunghissima e che avrà come tappe principali le elezioni amministrative e regionali del 28 maggio e quelle politiche generali che si terranno probabilmente a novembre. In particolare la mozione di sfiducia ha reso evidente che ci sono due possibilità per gli spagnoli: un governo del PP insieme a Vox, o una riedizione dell’attuale governo PSOE-sinistra (adesso Unidas Podemos, domani probabilmente Sumar).
La mozione di sfiducia di Vox si trasforma in un trampolino per Yolanda Diaz
Altro dato da sottolineare in questa mozione di sfiducia durata due giorni è che è stata l’occasione, per la ministra del Lavoro Yolanda Diaz, di lanciarsi in vista della presentazione del suo progetto di unificazione della sinistra. Yolanda Diaz, dirigente di Izquierda Unida e da due anni un punto di riferimento nel mondo che si muove alla sinistra del Partito Socialista, vuole presentare il prossimo 2 aprile il suo progetto politico per le elezioni. Un progetto che è già nato mesi fa e che si chiama Sumar, e che vuole unire le diverse forze della sinistra radicale spagnola.
Queremos un país sin privilegios fiscales para los ricos, donde se cumpla el artículo 31 que exige un sistema tributario progresivo.
Un país con más derechos y con servicios públicos de calidad para todas las personas. pic.twitter.com/oUBc23o5G4
— Yolanda Díaz (@Yolanda_Diaz_) March 21, 2023
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