
La strage di Cutro, con il naufragio davanti la costa della Calabria che ha causato almeno 70 morti, è solo l’ultima tragedia che si verifica nel Mediterraneo. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), negli ultimi dieci anni sarebbero almeno 26mila i migranti morti nel tentativo di raggiungere l’Europa. Nel 2022 i morti erano stati 2.406. Moltissime di queste vittime non riescono neanche a vedere la terraferma, e si tratta nella maggior parte dei casi di naufragi che avvengono lontano dalle coste. A tenere il conto delle vittime è il Missing migrant project, attivo dal 2014, un progetto che prende in considerazione tre rotte: Mediterraneo Centrale, Occidentale e Orientale.
26mila morti nel Mediterraneo in dieci anni
La rotta più letale è quella che collega Libia e Tunisia all’Italia. Qui si contano oltre 17mila tra morti e dispersi dal 2014 ad oggi. Questi numeri sono sottostimati. Spesso a causare i naufragi sono le condizioni pessime delle imbarcazioni. Lungo la rotta occidentale si contano 2.300 morti in dieci anni, mentre 1.700 sono stati registrati in quella orientale.
Nel 2022 almeno 2.365 morti, oltre mille vittime nel tentativo di raggiungere la Spagna
Nel 2022 sono morte nel Mediterraneo 2.365 personas secondo l’OIM, la cifra più alta dal 2017. Nel 2021 erano state 2.062 . Finora il peggior anno da quando vengono conteggiate le vittime è il 2016, con 5.136 persone scomparse nel Mediterraneo. La rotta del Mediterraneo occidentale ha visto scomparire nel 2022 ben 603 persone, mentre altre 560 sono morte nel tentativo di raggiungere la Spagna e l’Europa dalle Canarie.
Leggi anche. Naufragio in Calabria del 26 febbraio 2023: i media spagnoli danno spazio alla strage di migranti e alle possibili negligenze nei soccorsi
Le stragi più grandi
La peggior strage conosciuta, avvenuta nel Mediterraneo centrale, è quella del 19 aprile 2015, quando un peschereccio partito dalla Tunisia si è ribaltato nel canale di Sicilia. Oltre 800 i morti. Un’altra strage fu quella del 3 ottobre 2013 nei pressi di Lampedusa, quando un barcone di 20 metri partito dalla Libi si rovesciò a poca distanza dall’isola. 368 i morti accertati ed una ventina i dispersi. Queste sono alcune delle più grandi stragi, ma la somma di tanti naufragi minori, alcuni rimasti per sempre invisibili, porta alla terribile cifra di 26.000 vittime in dieci anni. Si tratta di cifre sottostimate, che prendono in considerazione solo gli incidenti noti.
Aumentano i morti sulla rotta delle Canarie
Non è solo il Mediterraneo ad esser diventato un cimitero, con migliaia di vittime. Anche la rotta dall’Africa continentale alle Isole Canarie, arcipelago spagnolo che si presenta come un pezzo di Unione Europea di fronte alla costa africana nord-occidentale, è diventata sempre più letale. Dal 2021 al 2022 si contavano già oltre 1500 morti. Nel 2022 le autorità regionali delle Canarie hanno parlato di almeno mille vittime in un solo anno.
Lorenzo Pasqualini
Ultimi post di Lorenzo Pasqualini (vedi tutti)
- Spagna, a Madrid battuto il record di pioggia: mai così tanta in 24 ore da almeno 100 anni - 20 Ottobre 2023
- Spagna, amnistia ai leader catalani e poi? I rischi di un governo Sánchez legato al partito di Puigdemont - 29 Settembre 2023
- Spagna, governo di destra nelle prossime ore? Solo con un “Tamayazo”, il più famoso caso di transfughismo spagnolo - 27 Settembre 2023
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.