Il fondatore della Falange, José Antonio Primo de Rivera, verrà riesumato lunedì dalla Valle dei Caduti, alle porte di Madrid.

José Antonio Primo de Rivera, fondatore della Falange, partito spagnolo nato nel 1933 ed ispirato al fascismo italiano, sarà riesumato dalla Valle dei Caduti questo lunedì 24 aprile. A quasi quattro anni dalla storica esumazione del dittatore Francisco Franco, anche lui sepolto nel mausoleo del valle de los Caídos, un evento seguito sul posto da Lorenzo Pasqualini il 24 ottobre del 2019, il momento è arrivato anche per il figlio primogenito dell’altro dittatore spagnolo del XX secolo, Miguel Primo de Rivera.
24 ottobre 2019. L’elicottero con i resti di Franco lascia la Valle dei Caduti: il VIDEO del Itagnol
Questa volta – a differenza da quanto avvenne nel 2019 con la famiglia Franco – la famiglia è d’accordo con l’esumazione e chiede “privacy”. La rimozione della salma risponde al rispetto della legge per la Memoria Democratica, portata avanti negli ultimi anni dai socialisti ed appoggiata dall’arco parlamentare delle sinistre. In quanto vittima della guerra civile, i resti di Primo de Rivera avrebbero potuto rimanere in una cripta o in un mausoleo del Valle de los Caìdos, secondo la legge di memoria democratica, ma non in un posto di rilievo com’era finora. Gli eredi di Primo de Rivera però, hanno deciso di spostare i resti al cimitero di San Isidro. Riguardo ai resti di Franco, per la nuova legge non potevano restare nella basilica perché non era stato una vittima della guerra civile.
Nel novembre scorso c’era stata anche un’altra simbolica rimozione, quella del golpista Queipo da Llano dalla basilica della Macarena di Siviglia, a novembre.
Ma le esumazioni non sono così agili per tutti. Mentre i resti di Primo de Rivera lasceranno l’enorme area della Valle dei Caduti solo sei mesi dopo che la sua famiglia ha iniziato le procedure, i discendenti di coloro che hanno subito rappresaglie durante la Guerra Civile, i Repubblicani, chiedono di vedere riconosciuto lo stesso diritto da anni, ma la procedura è molto lenta.
Nell’enorme mausoleo del Valle de los Caìdos, infatti, fatto costruire da Franco alla fine della Guerra Civile, in posizione di rilevanza era sepolto Franco, ma nelle enormi cripte laterali si trovano i resti di migliaia di persone morte nel corso del conflitto, molti dei quali sono Repubblicani a cui non è stata mai data una sepoltura con nome. Una battaglia di giustizia che si deve ancora completare a quasi 100 anni da quella terribile parentesi che ha marcato la storia della Spagna.
L’esumazione di Franco nell’ottobre del 2019: i video in esclusiva di ‘El Itagnol’
La Spagna mette fine a quarant’anni di “anomalia” e toglie Franco dal Valle de los Caìdos
Lorenzo Pasqualini
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