
MADRID. Dopo la sbornia elettorale di aprile e maggio, con elezioni politiche, europee, autonomiche (regionali) e amministrative, che abbiamo seguito in un nostro speciale, la Spagna si trova ora alle prese con le negoziazioni post-elettorali. L’obiettivo è formare un governo nazionale e formare i governi locali regionali e comunali. Le cose però, non sono facili.
La Spagna infatti, che già nel 2015 si era “italianizzata” con un panorama politico più frammentato e non più diviso in grandi blocchi, in questo 2019 si scopre ancora più frammentata. Non sono pochi i giornali che in questi giorni hanno fatto riferimento all'”italianizzazione” della politica spagnola.
Lo speciale del Itagnol sulle elezioni di aprile e maggio 2019 in Spagna
I partiti tradizionali, il PP e il PSOE, un tempo abituati ad alternarsi al potere, devono ora mettere in campo tutte le doti di diplomazia e gli sforzi per riuscire a strappare alleanze. Alleanze che non sempre sono facili e automatiche. In questi giorni ci troviamo nel pieno di queste negoziazioni, ed ancora non sappiamo quale sarà il futuro governo del paese o quali saranno i sindaci in grandi città come Madrid e Barcellona.
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