
Venerdì 9 aprile si è svolta in tutta la Spagna l’ottava giornata di Revuelta Escolar, una mobilitazione che va avanti da mesi e che chiede “entornos pacificados” intorno alle scuole, per liberarle dal traffico, dallo smog e dal rumore. La preoccupazione è rivolta in modo particolare agli elevati livelli di smog nei dintorni delle scuole e viene quindi richiesta una “pacificazione” delle strade intorno alle strutture scolastiche. La richiesta anche per abbassare la pericolosità nei dintorni degli istituti scolastici ed il rumore.
Oltre cento scuole spagnole in undici città, da Bilbao a Madrid, da Barcellona a Melilla, passando per Valencia, Badalona, Guadalajara, Girona, Olot, Sabadell e Sant Cugat hanno preso parte a blocchi del traffico in questa nuova giornata di mobilitazioni. I blocchi sono avvenuti all’uscita dalle scuole, che in Spagna sono rimaste aperte in questo anno scolastico 2020-2021 segnato dalla pandemia.
La mobilitazione riceve l’appoggio della piattaforma “Eixample Respira“, in Catalogna, e di “Madres por el Clima” a Madrid. L’idea è mantenere le mobilitazioni in modo periodico finché non vi saranno cambiamenti sostanziali e generalizzati da parte delle amministrazioni. “Ogni volta sempre più famiglie sono preoccupate per l’insicurezza e gli elevati livelli di inquinamento e rumore presenti nei dintorni delle scuole”, spiega Guille López, portavoce di Eixample Respira.
Per la prima volta a Madrid il 9 aprile in programma lo stop al traffico in varie “autostrade urbane”, come Cea Bermúdez, Islas Filipinas, Bailén e Méndez Álvaro.
Lorenzo Pasqualini
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