
MADRID. In Spagna sta crescendo giorno dopo giorno la protesta dei camionisti iniziata il 14 marzo, e di conseguenza iniziano a moltiplicarsi anche i problemi di rifornimento nei negozi di alimentari e nei supermercati. Tutto è iniziato lo scorso 14 marzo, quando la “Plataforma para la Defensa del Sector del Transporte” (piattaforma per la difesa del settore trasporti), che raggruppa principalmente piccole imprese e lavoratori autonomi, ha convocato uno sciopero invitando a fermare i camion.
La protesta, che non è appoggiata dai sindacati principali della categoria dei trasportatori è che è stata marcata anche in certi casi da episodi di violenza e picchetti, condnnati dai portavoce dell’assocazione, ha preso il via per l’aumento dei prezzi dei combustibili, che si sta facendo sentire con forza in Spagna come in altre parti d’Europa. Secondo il governo Sánchez, dietro questa protesta il partito di estrema destra Vox starebbe svolgendo un ruolo importante, anche se non ha presentato prove a riguardo di una diretta relazione. Da altre parti sono sorte critiche al governo per aver etichettato la protesta. L’associazione che ha convocato le proteste è, secondo rappresentanti del settore trasporti, minoritaria – in un paese dove si contano circa 600mila camionisti – ma con una forte capacità di mobilitazione.
Madrid, il video della protesta dei camionisti per il caro benzina e gli scaffali dei supermercati vuoti – 18 marzo ’22
I trasportatori in fermento già prima di Natale
Il settore trasporti era già in fermento da mesi. A dicembre le principali associazioni di categoria avevano annunciato uno sciopero su larga scala nei giorni di Natale, che venne però annullato grazie a un accordo raggiunto con il governo, che assicurava migliori condizioni di lavori ai trasportatori.
Nove giorni di protesta dei camionisti, problemi nei supermercati spagnoli
Nove giorni sono passati dall’inizio di questa protesta, e gli effetti si stanno facendo sempre più evidenti: nei supermercati di Madrid, come si può vedere nel video che abbiamo realizzato per “El Itagnol”, iniziano a svuotarsi gli scaffali del latte, della frutta e della verdura, e si ripropongono le scene che si erano viste solo due anni fa con l’inizio della pandemia, quando scarseggiarono per giorni alcuni prodotti. L’industria alimentare è la più colpita e già mercoledì scorso si parlava di un immediato rischio di blocco della produzione di latte, birra e acqua imbottigliata. I problemi iniziano però a essere importanti anche per l’industria delle automobili e siderurgica.
La posizione del governo
Il 21 marzo pomeriggio dal governo Sánchez è arrivata l’apertura all’introduzione di un bonus sui carburanti. Poche ore dopo questa offerta arrivava però l’annuncio della convocazione di nuove proteste da parte di altre associazioni di categoria. La mattina del 22 marzo la ministra de Transportes, Movilidad y agenda Urbana, Raquel Sánchez, ha affermato che l’esecutivo sta lavorando a una riduzione del prezzo dei carburanti sempre che arrivi il disco verde della Commissione Europea ed ha chiesto “fiducia” ai trasportatori che stanno protestando. Allo studio ci sarebbero misure che tutelerebbero proprio i lavoratori autonomi e le piccole imprese.
L’industria degli alimenti: “fermare subito lo sciopero”
I principali settori agroalimentari spagnoli hanno chiesto oggi, martedì 22 marzo, di fermare subito e “con la massima urgenza” lo sciopero perché “è in chiaro pericolo il rifornimento di prodotti e la continuità di migliaia di negozi e imprese, ed anche di posti di lavoro”. Chiedono al governo di intervenire con urgenza.
Danone interrompe la produzione, a rischio rifornimento di birra nei bar. Industrie siderurgiche: situazione di massima gravità
Danone ha avvisato che interrompe la produzione per lo stop dei trasporti, mentre Heineken e Mahou San Miguel avvisano di problemi nel rifornimento di bar e ristoranti, mentre la confindustria della siderurgia spagnola, Unesid, parla di “situazione di massima gravità”.
Spagna, camion rallentano il traffico nelle grandi città a suon di clacson: i VIDEO
Qui sotto una delle tante proteste che si è vista questi giorni nelle città spagnole, con lunghe colonne di camion che hanno rallentato il traffico a suon di clacson, per chiedere misure urgenti per contrastare il caro carburanti.
Anche a #Madrid la protesta dei camionisti. Nel video del 18 marzo 2022, la protesta sull’autostrada M40 tra Vicalvaro e Moratalaz. Al nono giorno di protesta crescono i problemi per la distribuzione in #Spagna: scaffali vuoti nei supermercati. Più info: https://t.co/uNKSJ83dWN pic.twitter.com/btA0jZEPTY
— Lorenzo Pasqualini (@lorepas85) March 22, 2022
Gli articoli sui giornali spagnoli
Claves para entender el paro del transporte: quién es quién y qué está pasando
El sector del transporte lleva meses, cuanto menos, convulsos. En diciembre, las principales asociaciones que agrupan al sector convocaron un paro en vísperas de Navidad, que se frenó tras un acuerdo con el Gobierno para mejorar las condiciones de trabajo de los transportistas.
La industria alimentaria avisa de problemas de desabastecimiento por el paro de los transportistas
Un goteo de avisos de distintos sectores, sobre todo fabricantes del sector de la alimentación, que alertan sobre los problemas que tienen para operar con normalidad por los paros que ha convocado el sector del transporte. ¿Por qué han convocado paros los transportistas en diciembre?
Los transportistas en huelga exigen como solución “un precio mínimo a su trabajo”
En el noveno día de huelga de los transportistas, cerca de cincuenta personas han ejercido de piquetes en el paso de camiones de la terminal de contenedores del puerto de Barcelona (ATM).Francisco Rodríguez, trabajador autónomo del sector del transporte, es uno de ellos.
La huelga de los transportistas se enquista y las patronales de alimentación y fabricantes piden que acabe con la “máxima urgencia”
Seat y Ford aprueban ERTE por falta de suministros. Las empresas de materiales de construcción avisan de que tendrán que parar obras si no reciben pedidos. Danone y Heineken advierten de que el paro puede impedirles distribuir sus productos La protesta de los transportistas amenaza con enquistarse.
Un transportista herido de bala en el abdomen al forcejear con un policía en un piquete en un polígono de San Fernando
Los trabajadores intentaban detener el tráfico de camiones que no estaban secundando el paro convocado por los transportistas por la subida del combustible Un transportista de 33 años ha recibido un disparo accidental en el abdomen al forcejear con un policía nacional de paisano durante un incidente con integrantes de un piquete informativo de trabajadores ubicado en el parque logístico Barral de San Fernando de Henares en Madrid, según fuentes policiales.
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