Spagna, Catalogna in allarme per una siccità storica: mai così dall’inizio del secolo. Approvate diverse misure per far fronte al deficit di precipitazioni.
MADRID, 7 marzo 2023. In Spagna e Italia si parla nuovamente di un’allarmante siccità. In Spagna preoccupa in modo particolare la situazione in Catalogna, regione dove si sta vivendo il periodo più siccitoso degli ultimi 100 anni, una siccità definita storica dai media, e dove sono state aumentate le misure di razionamento dell’acqua.
Anche a Barcellona si è iniziato a ridurre l’uso di acqua, ad esempio nell’irrigazione dei giardini pubblici. Se la situazione non cambierà nei prossimi mesi, non si escludono razionamenti dell’acqua anche in città entro la fine del 2023.
Spagna, in Catalogna la “peggior siccità della storia”: allarme per la siccità eccezionale
Il governo regionale catalano ha decretato misure di riduzione dell’uso dell’acqua più severe in 224 comuni a causa della grave siccità. Era dal 1905 che non si registrava un periodo con così poche piogge nella regione. Inoltre, è stato innalzato il livello di allerta (fino al grado di “eccezionalità”) nel sistema idrografico del Ter-Llobregat, quello che rifornisce Girona e l’area metropolitana di Barcellona. Circa 6 milioni di persone che vivono nell’area non potranno usare acqua per innaffiare giardini privati e pubblici, ed aumentano le restrizioni all’irrigazione agricola, arrivando a un limite del 40% (finora era del 25%).
Siccità in Spagna, leggi qui le ultime notizie aggiornate
Allarme siccità, nuove misure per far fronte alla storica siccità
La Gazzetta Ufficiale della Generalitat della Catalogna (DOGC) ha pubblicato questo martedì 7 marzo la dichiarazione di eccezionalità dovuta alla siccità idrologica nel sistema Ter-Llobregat e nell’acquifero Fluvià-Muga. Il provvedimento interessa più di 200 comuni con una popolazione di circa 6 milioni di abitanti, informa “La Vanguardia“.
Lo scenario di eccezionalità comporta la limitazione dell’acqua a un massimo di 230 litri pro capite al giorno e altre limitazioni, come la riduzione del 40% per gli usi agricoli e del 15% per gli usi industriali, nonché per gli usi ricreativi. Vietata anche l’irrigazione delle aree verdi, pubbliche e private e la pulizia delle strade con acqua potabile.
Barcellona, stop all’irrigazione dei giardini pubblici
A seguito dell’entrata in vigore della fase di eccezionalità dovuta alla siccità, anche i parchi ed i giardini pubblici di Barcellona non saranno più irrigati, per cui molti di questi spazi verdi mostreranno presto – se non arriveranno le piogge – un’“erba gialla” non caratteristica della primavera. La trasformazione che comporterà il cambiamento di parchi e giardini è dovuta al fatto che l’80% dell’acqua utilizzata per irrigare questi spazi è potabile. Con l’altro 20%, costituito da acque sotterranee, si intende effettuare la cosiddetta “irrigazione di sopravvivenza” di alberi e arbusti per evitarne la morte.
Siccità anche nel resto della Spagna
Anche nel resto della Spagna la situazione è allarmante, con il livello medio degli invasi idrici al di sotto della media decennale in tutto il paese. Anche in Italia la situazione siccità preoccupa, ed è grave nel nord, dove sono nuovamente in secca grandi fiumi come il Po e i laghi alpini. Preoccupa anche la forte riduzione delle precipitazioni nevose sulle Alpi. questa siccità arriva dopo un 2022 che era già stato drammatico per siccità e alte temperature.
Rassegna stampa sulla siccità in Spagna, approfondire
Per approfondire sulla situazione siccità in Spagna e Catalogna e sull’allarme per la siccità storica, qui sotto indichiamo alcuni articoli.
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Lorenzo Pasqualini
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