La data del 20 dicembre 2015 verrà ricordata in Spagna come quella delle elezioni più incerte dal ripristino della democrazia. Dopo decenni di bipartitismo, sono ben quattro le forze politiche che aspirano al primo posto, in un testa a testa inedito nel quale si fronteggiano partiti appena nati.
Questo dicembre 2015 verrà ricordato però anche per la siccità record e per le temperature ben più alte della media stagionale. Dal 6 novembre sulla Spagna regna incontrastato un anticiclone che ha portato temperature massime molto alte e una gravissima siccità. Ormai da un mese e mezzo non piove su vaste aree della Meseta centrale, sulla Castiglia, su Madrid, ed anche in diverse aree del Mediterraneo. Ha piovuto un po’ sulle zone cantabriche, ma molto meno della media stagionale. L’Aemet, l’agenzia meteorologica statale spagnola ha lanciato l’allarme segnalando come in vaste aree dell’interno ha piovuto meno del 50% della media. Gli invasi artificiali che riforniscono le grandi città di acqua potabile sono ai minimi, gli acquiferi non si ricaricano nel periodo in cui la ricarica dovrebbe essere massima, l’agricoltura è in difficoltà e nelle città l’inquinamento dell’aria perdura da settimane per l’assenza di vento e precipitazioni con conseguenti misure di riduzione della circolazione automobilistica.
L’anticiclone, lo stesso che sta interessando l’Italia e altre aree del Mediterraneo, ha avuto un solo cedimento a fine novembre. A parte questa piccola parentesi (che ha portato freddo ma pochissime piogge) il tempo stabile ha dominato la situazione per settimane. Oggi 20 dicembre, mentre milioni di elettori spagnoli si recano alle urne, un fronte atlantico è riuscito a sfondare l’area anticiclonica portando precipitazioni sulla metà ovest del paese. Pioverà sulla Galizia, sull’Estremadura, sulla Castiglia e Leòn, sull’Andalusia occidentale. Nuvole dal pomeriggio sulle regioni centrali, anche nella Comunidad de Madrid dove potrebbe cadere qualche pioggia sulla Sierra. Il fronte non riuscirà a fare di più, e la metà centro orientale del paese resterà all’asciutto. Poi da domani l’anticiclone tornerà a farla da padrone, e la settimana di Natale si aprirà con un tempo davvero anomalo: le temperature toccheranno i 20°C in molte aree costiere affacciate sul Mar Cantabrico e sul Mar Mediterraneo. Nelle zone interne dell’altopiano (la Meseta spagnola) le temperature massime raggiungeranno i 16-17°C compresa la capitale Madrid, dove gli inverni sono solitamente molto rigidi con frequenti gelate. Intanto continua la siccità.
Il dramma degli incendi in pieno dicembre: le più colpite Asturie e Cantabria
La storica siccità che sta colpendo la Spagna in queste settimane ha facilitato l’innesco di oltre cento incendi, la maggior parte dei quali attivi nelle regioni spagnole delle Asturie e della Cantabria. Più di trecento uomini del SEPA (Servicio de Emergencias del Principado de Asturias) e la Unidad Militar de Emergencias (UME) stanno lavorando all’estinzione dei roghi, la maggior parte dei quali di natura dolosa. La pioggia che oggi sta scendendo sulla regione asturiana ha facilitato l’estinzione di diversi incendi, ma la situazione resta critica in diverse aree come Cangas del Narcea e El Franco, dove diverse famiglie sono state evacuate dalle loro case.
@lorepas85 (Lorenzo Pasqualini)
Lorenzo Pasqualini
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